IL COMUNE VUOLE AFFIDARE PER 10 ANNI L’ACQUARIO COMUNALE, UN ALTRO BANDO DISCUTIBILE..
Rep: È stato pubblicato l’avviso pubblico con procedura aperta per la concessione d’uso e la gestione a titolo oneroso dell’acquario comunale.
“L’Amministrazione- dichiara l’assessore al Patrimonio, Salvatore Piccione- intende perseguire una effettiva valorizzazione del bene e dei servizi allo stesso connessi, sia sotto il profilo gestionale che per una reale vocazione ambientale, culturale e turistica, promuovendo e realizzando all’interno dei locali dell’acquario iniziative a scopo didattico e culturale”.
Tra i requisiti specifici richiesti per l’ammissione alla gara, infatti, è prevista la presenza all’interno dello staff di un biologo marino e di almeno due soggetti di comprovata capacità e conoscenza della lingua inglese.
“Siamo certi- conclude Piccione- che l’acquario comunale diventerà un sito di attrazione turistica e culturale di alto livello, sia per le alte professionalità richieste per la gestione sia per la sua ubicazione, immersa nelle bellezze del mito della Fonte Aretusa e delle fortificazioni spagnole”.
I proventi dell’attività di gestione e le entrate da attività di servizio, anche mediante attività di promozione e commercializzazione di prodotti editoriali e di merchandising spetteranno interamente al concessionario.
La concessione avrà la durata di dieci anni, la procedura sarà l’aggiudicazione al prezzo più alto: il canone annuo a base d’asta è di 22.500 euro.
Il temine per la presentazione della richiesta di partecipazione scade il 26 aprile 2018 alle 12. Tutte le informazioni per partecipare alla gara sono pubblicate sul sito internet del Comune di Siracusa.
Certo che questo assessore Piccione è bravo. Nemmeno è arrivato al Patrimonio che già fa il bando per affidare per 10 anni l’acquario comunale. Aumentano così le cose del Comune che vengono affidate per 5-10-15 anni a pochi mesi prima e a un mese dallo scioglimento del Consiglio comunale oggi. In sostanza la Garozzo Band, in maniera spregiudicata, sta facendo man bassa delle scelte amministrative che dovrebbe fare la nuova amministrazione e anche quelle a seguire. E’ un procedura palesemente discutibile, in ogni caso un atto di furbizia clientelare di cui presumibilmente i prossimi amministratori chiederanno conto agli attuali decisionisti delle ultime ore. Torniamo all’acquario. In pratica ci sono una quindicina di giorni lavorativi per chi vuole partecipare a un bando in cui si chiede a chi partecipa la presenza nello staff di un biologo marino e due soggetti di comprovata capacità (che vuol dire tutto e il contrario di tutto) e la perfetta conoscenza dell’inglese. E ancora, chi vince avrà “i proventi dell’attività di gestione e le entrate da attività di servizio, anche mediante attività di promozione e commercializzazione di prodotti editoriali e di merchandising. La concessione avrà la durata di dieci anni, la procedura sarà l’aggiudicazione al prezzo più alto: il canone annuo a base d’asta è di 22.500 euro”. Intanto trovare un biologo marino non è semplicissimo, tranne che..