CASA POUND REPLICA AD ALESSANDRA BURLA’ SULLA PULIZIA ALLE TOMBE GRECHE
Mi riferisco al pregevole, anche se amaro, articolo pubblicato dalla sapiente Dott.ssa Alessandra Turlà su I Fatti Siracusa, in data 16 aprile u.s., ove si lamenta l’iniziativa di un gruppo di cittadini volenterosi che, seppur privi delle necessarie competenze tecniche per la salvaguardia del patrimonio archeologico siracusano, ha adottato l’iniziativa di ripulitura delle “tombe greche”, da spine ed erbacce che le ricoprivano totalmente.
Ovvio che la visione di tali siti, sovente ignorata per chissà quale alchimia, abbia sollevato un simpatico polverone, in quanto finalizzato alla migliore visibilità e fruizione degli stessi, nell’imminenza dei flussi turistici nella nostra città.
Non vogliamo arrogarci nulla di relativo alla sapienza, né alla competenza tecnica in materia archeologica, che sia chiaro, ma il vedere taluni siti occultati da montagne di zizzanie ed immondizia, ci ha riesumato un orgoglio territoriale, dopo aver inutilmente sollecitate le Istituzioni preposte al ripristino dei luoghi così tanto cari alla memoria siracusana.
Non abbiamo esitato, pertanto, a munirci di sacchi neri, ma anche azzurri e gialli, palette e rastrelli, falcetti e cesoie, per restituire dignità a quel luogo sacro, ove si presume che possano riposare Siracusani della Magna Grecia, che contribuirono alla diffusione di cultura, arte ed ingegno nel mondo occidentale.
Se siamo colpevoli di aver operato in nome della siracusanità, ci rendiamo disponibili a pagarne le conseguenze: siamo perfettamente identificabili e pronti ad intervenire ancora per apportare un maggiore decoro alla nostra amata città, antica di oltre 2.755 anni e culla di quella civiltà che ha fondato il mondo intero.
In merito alla targa, lungi da noi l’idea di un riconoscimento tanto formale: ci ha soltanto interessato riportare alla luce una porzione di storia antica, di cui andiamo fieri.
La pregiatissima Dott.ssa Turlà bene ha fatto a pungolare le Istituzioni preposte ma, non ce ne voglia, auspichiamo che ogni nostro concittadino si armi di attrezzi idonei alla pulizia, per rendere Siracusa un vero salotto di accoglienza, ove dispensare igiene ambientale, storia, arte, cultura, spettacoli, bellezze naturali ed architettoniche, senza che il possibile fruitore debba storcere il naso al cospetto della gramigna.
Nel ringraziare per l’ospitalità concessaci e ringraziando la Dott.ssa Turlà per l’opportunità di chiarimento, porgiamo i più cordiali saluti.