ALESSANDRO SPADARO: PER SIRACUSA CI VUOLE UN SINDACO COMPETENTE E CAPACE DI DIRE NO
Alessandro Spadaro, vediamo che la tua strada politica è diversa rispetto all’attuale management di Fratelli d’Italia?
Evidentemente non ne faccio più parte. C’era una volta porte aperte alla Renault con premi e cotillon. Oggi il premio è consentire a varie componenti autonome e, in alcuni casi, concorrenti, di inserire propri candidati, anziché presentare proprie liste, sotto il simbolo con il vantaggio di non dover raccogliere le firme. Probabilmente era necessario per costruire la lista, ma non è una scelta. Chi si candida sotto un simbolo di partito dovrebbe aderire al progetto nazionale e non rimarcare la propria indipendenza come “componente esterna”. Scelte da management aziendale per raggiungere il budget. Politicamente irrilevante.
In vista delle Comunali del 10 giugno stai sostenendo Fabio Granata candidato sindaco.
Sì, sin dalle scorse regionali io e Fabio abbiamo ricominciato a confrontarci e abbiamo una visione condivisa sulla città e non solo. Secondo me è l’unico candidato che pone con forza l’attenzione su temi importanti e che dice cosa vuole fare e come vuole farlo. Poi è anche coraggioso! E questo elemento non è cosa di poca importanza per chi, come me, non si è mai arreso a condizionamenti esterni. Chi non lotta per difendere per le proprie idee o non vale nulla lui o sono le sue idee a non valere nulla.
Ci dicono che Giancarlo Garozzo e Fabio Moschella sono quasi parenti, insomma anche i candidati sindaco vanno a dinastie?
Non credo che siano parenti, forse affini lontani. E politicamente mi sembra più la guerra dei Roses che una strategia dinastica.
Arresto del deputato Pippo Gennuso. Il tuo punto di vista?
Rispetto la magistratura. Non emetto sentenze o giudizi. Certamente dal punto di vista politico, al di là della vicenda giudiziaria, non mi piace chi si candida da una parte e passa ad un’altra e ottiene anche la candidatura della nuora. Mi sa di mercato delle vacche più che di politica.
Garozzo ha diffuso un comunicato stampa dove dice che vuole fare a meno dei voti di corrotti e mafiosi.
Che vuole dire che la scorsa volta non si poneva il problema? Che affermazione sconvolgente, vorrei sapere chi non affermerebbe lo stesso concetto. Controllerà i carichi pendenti degli elettori? Populismo sciocco. Piuttosto mi preoccuperei di NON candidare soggetti che hanno qualche conto in sospeso con la giustizia o che non hanno i requisiti previsti dal codice etico dell’antimafia. Questo, per serietà e per ridare credibilità e dignità alla politica, dovrebbero esigerlo tutti i candidati a sindaco. Ecco, Granata lo ESIGE.
Vediamo tante liste civiche e quindi dovranno essere raccolte migliaia di firme. Vuoi vedere che c’è chi firma più liste? Insomma, c’è il rischio di firme false 2.
Se sono così stupidi e spregiudicati da rischiare, lo facciano pure. C’è il rischio reale che molte firme saranno invalidate dal comune.
Gli scontri a ripetizione fra i grillini locali sono solo fisiologici? O in questo scontro continuo c’è altro?
Rigiro la domanda: Incapacità, incompetenza e inesperienza fisiologica non bastano?
In teoria come dovrebbe essere il nuovo sindaco di Siracusa, quali dovrebbero essere i suoi requisiti?
Competente, con esperienza, capace di dire NO. Con una rete di relazioni concrete e vere. Un Sindaco autorevole non deve essere simpatico o divertente, non deve partecipare al concorso tv “la sai l’ultima”. I Siracusani devono scegliere con lucidità e non con la pancia (e nemmeno con le false promesse).
Hai la tua attività imprenditoriale di Valle di Mare a Fontane Bianche. Hanno pulito la spiaggia.
Sotto elezioni ci sono i miracoli! Mi viene da ridere (o piangere) perché una cosa normale viene spacciata come una cosa eccezionale! Rischio di lodarmi e imbrodarmi, ma non posso non ricordare che nel 2009 e nel 2010, quando ero assessore comunale all’ambiente, riuscimmo a pulire le spiagge in anticipo rispetto agli altri anni e a mantenerle pulite anche durante la stagione estiva (anche il 10 e il 14/15 agosto) fornendo servizi come docce e bagni sulla spiaggia libera. Ma era solo il nostro lavoro, nulla di che.
Come abbiamo scritto la settimana scorsa hanno chiuso 804 imprese artigiane.
Qui il discorso è molto più complesso. Le imprese chiudono perché lo Stato autorizza la concorrenza sleale in virtù di un sistema globalizzato che ci annienta. Siamo tutti Amazon? No, siamo tartassati da tasse e balzelli che non ci consentono di restare sul mercato. Mi chiedo, ma oltre agli imprenditori che chiudono, quante famiglie restano senza sostegno e lavoro? È un circolo vizioso che si arresterà solo con un Governo che difenderà gli interessi degli italiani.