ALESSANDRO SPADARO: HO MOLLATO FRATELLI D’ITALIA, NON CONDIVIDO SCELTE DA MANAGEMENT AZIENDALE
Alessandro Spadaro, vediamo che la tua strada politica è diversa rispetto all’attuale management di Fratelli d’Italia?
Evidentemente non ne faccio più parte. C’era una volta porte aperte alla Renault con premi e cotillon. Oggi il premio è consentire a varie componenti autonome e, in alcuni casi, concorrenti, di inserire propri candidati, anziché presentare proprie liste, sotto il simbolo con il vantaggio di non dover raccogliere le firme. Probabilmente era necessario per costruire la lista, ma non è una scelta. Chi si candida sotto un simbolo di partito dovrebbe aderire al progetto nazionale e non rimarcare la propria indipendenza come “componente esterna”. Scelte da management aziendale per raggiungere il budget. Politicamente irrilevante.
In vista delle Comunali del 10 giugno stai sostenendo Fabio Granata candidato sindaco.
Sì, sin dalle scorse regionali io e Fabio abbiamo ricominciato a confrontarci e abbiamo una visione condivisa sulla città e non solo. Secondo me è l’unico candidato che pone con forza l’attenzione su temi importanti e che dice cosa vuole fare e come vuole farlo. Poi è anche coraggioso! E questo elemento non è cosa di poca importanza per chi, come me, non si è mai arreso a condizionamenti esterni. Chi non lotta per difendere per le proprie idee o non vale nulla lui o sono le sue idee a non valere nulla.
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