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IN VIA SAN CATALDO VIOLATE L’AREA E LA DISCARICA SEQUESTRATE DALLA PROCURA

La foto è chiara. Sopra com’era il 5 febbraio scorso dopo che era stata recintata la discarica di rifiuti pericolosi in via San Cataldo, la traversa di via Gela dove c’è anche uno degli ingressi dell’istituto comprensivo Giaracà. Come dire rifiuti pericolosi – amianto e copertoni – in pieno centro abitato, fra decine di residenze e a pochi metri da una scuola con centinaia di bambini. Con la Procura lesta ad intervenire e a provvedere al sequestro e alla recinzione dell’area. Sequestro preventivo disposto in base all’articolo 321 del codice penale e cioè “l’art. 321 c.p.p. riconosce al giudice il potere di disporre il sequestro preventivo quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravarne o protrarne le conseguenze ovvero agevolare la commissione di altri reati”. Sotto la stessa area oggi: La recinzione è stata praticamente eliminata, i cartelli che comunicavano il sequestro sono stati tolti. La discarica si è arricchita, ora ci sono anche frigoriferi, vasche da bagno, forni elettrici. Oltre naturalmente ad amianto e copertoni. Il tutto poco distante da una scuola frequentata da centinaia di bambini. Come dire che questi incivili non hanno nemmeno rispetto per le disposizioni dei magistrati. Le istituzioni debbono fare qualcosa, subito.