Politica

GIUSEPPE CARUSO: SIAMO UNA CITTA’ IN DECLINO, RICCA SOLO DI INCOMPIUTE

Giuseppe Caruso, dopo Regionali e Nazionali come siamo messi a Siracusa?

Teoricamente bene; abbiamo 5 parlamentari regionali, un assessore regionale e un folto gruppo di parlamentari nazionali, come Siracusa non aveva avuto in precedenza. In pratica, però, in un sistema dove i partiti hanno una forte impronta personalistica e centralistica il peso dei parlamentari è ridimensionato.

Il Comune promuove città educativa e giornata della legalità, ma gettonopoli e firme false?

La società ha bisogno di buoni esempi che provengono dalle classi dirigenti, da chi ha responsabilità nella vita pubblica, nel mondo del lavoro e delle professioni. Sotto questo profilo mi pare che ci troviamo di fronte ad un degrado senza precedenti che coinvolge pezzi importanti della società. Che vengano promosse iniziative in favore della legalità è importante ma tutto si riduce ad un esercizio verbale se poi non c’è la buona amministrazione e mancano gli esempi di correttezza e trasparenza. Firme false e gettonopoli sono vicende di estrema gravità e quel che è più grave è l’assenza di consapevolezza del disvalore di tali comportamenti in alcuni dei protagonisti.

Sei stato il comandante della polizia provinciale, conosci bene l’ex Provincia. Come finirà? Ci sarà il dissesto? Comunque si va al voto?

Mi pare che da più parti il dissesto viene ritenuto ineludibile e qualcuno afferma che si è già perso troppo tempo. Mi auguro che, al di là del valore dei commissari che vengono inviati, si restituisca presto la parola agli elettori: il voto è l’unico strumento per riportare la normalità nell’Ente. Che l’ex Provincia sia commissariata da 5 anni (e lo sarà per almeno un altro anno) è roba da repubblica delle banane, altro che democrazia.

I punti di riferimento della mia generazione si chiamavano Piscitello, Corallo, Lo Bello, Piccione. Oggi non vogliamo nemmeno dire chi abbiamo al Parlamento e alla Regione..

I tempi sono diversi e anche le opportunità di partecipazione alla vita pubblica dei cittadini sono quasi totalmente scomparsi, così come sono molto discutibili gli strumenti di selezione dei gruppi dirigenti. Ci troviamo di fronte a partiti che si animano solo in periodo elettorale  e i cui programmi, spesso, sono un contenitore di  richieste alle quali viene attribuita maggiore forza propagandistica e di convincimento dei cittadini, una sorta di lampada di Aladino a disposizione degli elettori. Si è classe dirigente seria se le proposte che si sottopongono all’elettorato sono fattibili, realizzabili sotto tutti i profili, non ultimo quello finanziario, altrimenti si è venditori di sogni, di illusioni.

Non parliamo dei candidato sindaco per le Comunali, sembrano i saldi di fine stagione. Hai già scelto il tuo sindaco? Su tanti nomi c’è qualcuno che ti affascina, che ritieni l’uomo giusto?

Per quanto riguarda le candidature a Sindaco mi sembra prematuro esprimere un qualche giudizio, oltretutto alcuni non li conosco; in ogni caso ritengo che sarebbe un grosso passo avanti avere un Sindaco capace di non farsi condizionare dalle “società di mutuo soccorso”.

Anche la cultura è ai saldi. Il teatro comunale non fa il teatro, molte iniziative sono copiate, vedi la casa delle farfalle, centro storico casbah.. Quello che è incredibile è che a Siracusa vi sono tante individualità, nel campo della cultura, che andrebbero stimolate e valorizzate e che potrebbero dare un contributo importante. Chi amministra dovrebbe richiedere il loro impegno, coinvolgerli, senza settarismi. Le iniziative prodotte, invece, non sono all’altezza della storia e del prestigio della città.

Siamo alla fame, ma nessuno parla di lavoro. Come funziona?

Non è che non si parla di lavoro, non si parla di niente; tutte le energie sono spese in forti e spesso sterili contrapposizioni e non si mira a costruire.

Gli avvocati invece di fare gli avvocati condannano i loro colleghi prima della giustizia. Si è arrabbiato anche il decano Piccione

Preannunciare in questa fase la costituzione di parte civile nel processo è una iniziativa alquanto intempestiva e precipitosa; magari avranno avuto le loro buone ragioni che, tuttavia, io non conosco.

Trova un motivo per cui dovremmo coltivare una speranza

Trovo pochi motivi per coltivare speranze. Constato che c’è una città in declino. Qualcuno si è accorto delle incompiute ? Mi riferisco all’Autodromo, al Cinema Verga, al Palazzo della Prefettura di Via Maestranza, al Palazzo della ex Provincia di Via Malta. Fontane Bianche, l’Arenella, Tivoli sono in stato di abbandono, manca l’intervento della mano pubblica; le strade sembrano dei percorsi di guerra. L’Ostello della Gioventù, dopo che sono stati spesi circa due milioni di euro per demolire la vecchia struttura e realizzarne una nuova, alquanto pregevole, è chiuso da anni. Questo quadro sconfortante avrebbe dovuto suscitare reazioni veementi; invece abbiamo ascoltato qualche voce isolata. Se questo è il quadro come si possono coltivare speranza ?