Politica

FOTI E GAROZZO, UNA STORIA DI INCREDIBILE INGRATITUDINE POLITICA

(sb) Secondo me l’onorevole Gino Foti ha sbagliato “a dare troppo confidenza” a Giancarlo Garozzo. Ne ha avuto solo risultati negativi fino ad essere coinvolto come ispiratore in giudizi su affari e politica che, fatti alla mano, non lo riguardavano per nulla.  Vedi ad esempio il maxiprogetto illustrato dal Sole 24 ore a dicembre 2013. Eppure Foti non avrebbe mai potuto pensare al voltafaccia di Garozzo, era un discepolo puntuale, sembrava anche fedele . Per anni, ogni mattina, il cittadino Giancarlo Garozzo prima e il consigliere del Pd Giancarlo Garozzo dopo, andava ad abbeverarsi alla fonte della scienza politica dell’ex sottosegretario democristiano. Foti, ogni giorno, lo riceveva, prendevano il caffè insieme e poi gli illustrava la strategia migliore per quel momento politico. Certo che Giancarlo Garozzo sia poi diventato sindaco è stata una botta di lato B,  sono accaduti fatti e coincidenze incredibili che alla fine hanno determinato un risultato comunque minoritario visto che al ballottaggio del 2013, hanno votato il 32 per cento dei siracusani e che Garozzo ha preso poco più della metà dei voti avendo la meglio su Ezechia Paolo Reale. Insomma, Foti ha creato un nuovo politico, lo ha forgiato, cresciuto, formato per poi ricevere il classico calcio sui denti dell’ingrato. Garozzo per suo conto dopo la dichiarazione d’indipendenza è sembrato spesso il cavallo scosso del palio di Siena, il cavallo che senza fantino va a sbattere un po’ dove capita. Ecco.