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BELLAVIA CONFERMATO NUMERO UNO SIULP: IL PRIMO PROBLEMA E’ LA CARENZA DI PERSONALE NELLE QUESTURE

Rep: Tommaso Bellavia è stato riconfermato alla guida del SIULP di Siracusa. L’elezione al termine dell’ottavo Congresso provinciale tenuto nella sala conferenze dell’Hotel “Parco delle Fontane” di viale Scala Greca.
Alla presenza del segretario nazionale Franco Caracciolo, di quello regionale Alfio Ferrara e del segretario generale della UST Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, Bellavia ha tracciato il quadro attuale del comparto.
Una disamina completa che non ha mancato di puntare l’attenzione su un sindacato che, da movimento, intende essere un modello di riferimento non solo per i lavoratori di polizia, ma per tutta la società civile.
«Come amiamo ripetere spesso – ha sottolineato Bellavia – prima di essere sindacalisti siamo poliziotti e prima di essere poliziotti siamo cittadini a cui sta a cuore la sicurezza, la pace sociale e la legalità.»
Quindi l’appello alla politica – in sala diversi deputati Regionali e Nazionali – affinché si intervenga per porre rimedio alla carenza di personale in cui versa la Questura e gli Uffici distaccati. Una richiesta di mezzi e risorse avanzata anche dal segretario regionale e da quello nazionale.
Paolo Sanzaro ha rimarcato l’importanza della collaborazione tra Cisl e Siulp. «Una confederalità che ha portato risultati e autorevolezza – ha ribadito il segretario della UST – La vicinanza in tante vertenze aperte e, soprattutto, il grande apporto degli uomini e delle donne della polizia nelle tante tensioni sociali vissute nel nostro territorio. Un patrimonio di grande professionalità, di competenze e di laboriosità instancabile che merita maggiore sostegno dalla politica.»
I lavori, salutati all’inizio dal questore Gabriella Ioppolo e dal vice sindaco Francesco Italia, sono stati conclusi dal segretario nazionale Caracciolo. Un excursus dei risultati ottenuti dal SIULP (dal riordino delle carriere allo sblocco del tetto salariale, fino al nuovo contratto) per giungere all’appello alla classe politica.
«Bisogna ripensare e comprendere il modello sicurezza – ha detto – Servono uomini e mezzi, serve comprendere che la Polizia di Stato è un modello di riferimento unico sul territorio e per i cittadini. Dopo la salute il bene più importante è proprio la sicurezza. Lavoriamo perché chi deve garantirla abbia tutti i diritti riconosciuti.»