Politica

ALESSANDRO SPADARO: FONTANE BIANCHE E’ IL BANCOMAT DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Alessandro Spadaro, sei il titolare di Valle di Mare, una splendida attività a Fontane Bianche. Quanto risenti dell’abbandono in cui versa questa splendida località?
Quantificare è difficile. L’assenza di servizi ci costringe a sostituirci a chi dovrebbe erogarli per poter garantire agli ospiti un soggiorno gradevole e senza difficoltà. Però gli ospiti pagano la tassa di soggiorno! Ricordo i tempi in cui la guardia medica era disponibile h24, e non sono ricordi di tempi che furono ma abbastanza recenti. La linea Ast è ridotta ad una corsa. La stazioncina di Fontane Bianche non è servita da servizi pubblici. Le strade ormai sono ridotte a mulattiere abbandonate con buche e voragini dovunque. Devo ripetermi? Da anni sostengo che basterebbe una sola delle navette elettriche in dotazione del comune per rendere agevole e funzionale sia la stazione che gli spostamenti dei residenti e turisti in tutto il territorio di Fontane Bianche da Valle di Mare al Cubano. È questione di volontà politica, nient’altro. Tutti soffriamo, sia i residenti che gli imprenditori dell’assenza dell’amministrazione comunale. Il patrimonio immobiliare si è impoverito. Bisogna con forza pretendere che le tasse pagate in questo territorio siano in parte investite per il medesimo. Fontane bianche è il bancomat dell’amministrazione comunale!
In queste settimane ci sono ripetuti scassi nelle villette di queste zone balneari. Cosa si potrebbe fare in concreto per rendere meno dura la vita dei residenti?
L’inverno è sempre stato un periodo in cui i ladri hanno fatto festa. Ora, però, si ha la sensazione che ci si possa muovere indisturbati. Le forze dell’ordine devono essere sostenute di più da parte dei governi, ho la sensazione che hanno difficoltà oggettive nel coprire tutto il territorio.
Insieme agli altri proprietari di strutture per il divertimento e la ristorazione avrete pensato ad adeguate contromisure, o no?
Come già detto ognuno di noi fa il possibile. Il coordinamento esiste ma non basta proporre offerte e pacchetti low cost per far ripartire l’economia della zona.
Ci sono dozzine di strutture su viale dei lidi chiuse ormai da anni. Dovrebbe intervenire il Comune?
Sicuramente i proprietari non sono incentivati a sostenere investimenti per renderle appetibili. Manca la domanda. L’offerta è fatiscente. Il cane che si morde la coda. L’amministrazione deve intervenire affinchè la zona riacquisti l’interesse di un tempo e si valorizzi per quello che è e che è stata.
Provoco. Non hai mai pensato di darti da fare per un solarium in Ortigia?
Nemmeno per idea. Ortigia è da salvaguardare, non è una giostra. Non è un luogo in cui si può fare tutto ciò che passa per la testa. Ma anche in questo caso, repetita iuvant, è necessario avere una “idea”, un progetto, una visione politico amministrativa e dare un volto ad ogni parte del territorio esaltandone le caratteristiche.
Perché la Garozzo band dà l’impressione di accanirsi contro Fontane Bianche, Ognina, Arenella, Fanusa, Plemmirio?
Perchè si sono rinchiusi nel castello dorato di Ortigia. Non rispettano il territorio e i cittadini. Sono miopi e distanti. La risposta attribuita alla regina di Francia Maria Antonietta che dinanzi all’allarme ricevuto da un proprio servitore circa la fame del popolo che era rimasto senza pane disse “dategli le brioche” sembra essere la sintesi di questa amministrazione.
La politica, i partiti sembrano assenti da quello che è un problema di assoluto rilievo se vogliamo dedicare al turismo il nostro futuro.
Domanda retorica. Ci vuole un cambio di passo, una nuova impostazione culturale e di approccio alla gestione della cosa pubblica. Per i problemi amministrativi valgono di più le idee che le coalizioni di partito.
A proposito di partiti. Non è che il tuo partito si sia dimostrato grato nei tuoi confronti che hai battagliato per anni per la sua crescita.
Fai bene e scordatelo, fai male e pensaci. Non ho rimorsi, non ho motivi per pensarci. Le delusioni e le brutte esperienze fortificano. Si chiude una porta e si apre un portone… hai visto quanto sono utili i proverbi? Altri avranno il compito di esaminare la propria condotta.
Che dici, perché non ti candidi sindaco anche tu?
Credo che chiunque faccia politica sogni di diventare Sindaco della propria città. Mi appassiona di più, però, un progetto serio e condiviso che una autocandidatura fine a se stessa. Siracusa ha necessità di avere una giunta autorevole, un consiglio comunale di grande spessore e preparato ad affrontare il dopo Garozzo. La selezione deve avvenire quando si formano le liste, prima di presentarsi agli elettori.