Politica

TITO ALESCIO: DOMANI A SIRACUSA IL BUS DELLA LIBERTA’ PER DIFENDERE I VALORI DELLA FAMIGLIA TRADIZIONALE

Salvatore Alescio, detto “Tito”, imprenditore di successo, da anni impegnato nel sociale ed in coraggiose battaglie in difesa dei valori cattolici e della famiglia tradizionale.
Tito, qual è la sua ricetta della felicità? Quanto valore riveste il suo credo, nella sua professione ma anche nel suo essere cittadino, marito, padre e persino nonno esemplare?
Io non credo che possa esistere una vera ricetta per la felicità, ma posso confermare che essa è in coloro che vivono in funzione dell’Amore che gratuitamente ricevono da Dio e che gratuitamente donano a coloro che non riescono ad assaporarne la bellezza.
La mia fede, dal momento in cui ho ricevuto la grazia di accorgermi di essere amato da Dio, ha stravolto in me la visione di ciò che mi circondava, facendomi notare che tutto quello che davo per scontato e per mio merito, invece altro non era che il risultato di una vita dedicata alla lealtà ed all’altruismo in tutti i suoi aspetti, dal lavoro all’essere marito, padre e nonno.
Una legislatura oltremodo pesante si è finalmente conclusa ed il 4 marzo si vota per le nazionali. Se dovessimo giudicare dai suoi frutti la passata fase politica, questi sono stati: unioni civili, biotestamento, … Cosa si aspetterebbe dal prossimo Governo?
Il desiderio più grande, anzitutto, è quello di poter avere un governo che si riappropri dei valori che dovrebbero contraddistinguere le persone oneste.
Fatta questa premessa, provo un profondo dissenso su come è stata gestita la legge sulle unioni civili che avrebbe dovuto semplicemente regolamentare i rapporti tra persone dello stesso sesso, invece ci siamo ritrovati un governo che dà la definizione di “Famiglia” a tali unioni .
Il primo nucleo familiare composto dall’uomo e dalla donna fu creato da Dio perché potessero dare la vita. Oggi la famiglia è una struttura sociale che ha il compito di umanizzare le persone attuando il sigillo della natura, la cui origine comprende tutti gli elementi necessari e sufficienti a garantire l’autosufficienza del genere umano che l’uomo e la donna tramite la differenza dei loro sessi ci permettono la generazione dei figli.
Sul biotestamento dico solamente che è l’inizio di una follia che porterà l’uomo all’eutanasia, spesso faccio questo esempio:
“una persona che soffre tantissimo decide di uccidersi e sale sul terrazzo di una palazzina al decimo piano per compiere il suo disperato gesto e dare fine alla sua vita, se ne accorgono le forze dell’ordine che chiamano i vigili del fuoco e nel frattempo cercano di dissuaderlo dal folle gesto. Non appena i vigili del fuoco preparano il telone per attutire un eventuale lancio del disperato che, nel suo dolore, intima ai vigili del fuoco di togliere il telone dalla traiettoria e di rispettare le sue volontà permettendogli così di dare fine alle sue sofferenze.”
Perché i vigili del fuoco hanno insistito a salvare quella persona, forse perché sono UMANI ?
Perché questi operatori della salvezza delle vite non hanno rispettato la legge sul biotestamento dove una persona ha manifestato, nel suo DOLORE, l’intenzione di uccidersi?
Perché le forze dell’ordine hanno cercato all’inverosimile di dissuaderlo dal folle gesto?
Ora la mia domanda è :
La vita del signore che è salito con i suoi piedi sino all’ultimo piano di una palazzina vale di più della vita di una persona che è immobilizzata in un letto?
Un’intensa polemica è stata condotta da vari gruppi cattolici contro il gender a scuola. Ce ne vuole parlare?
Ciò che molti genitori non sanno è che in moltissime scuole, anche siracusane, da tempo hanno iniziato un processo di condizionamento sull’ identità di genere dei loro figli attraverso dei corsi mirati a confondere l’identità sessuale dei bambini.
Anche il Comune di Siracusa ha aderito alla rete di «Educare alle differenze», che prende le mosse dalla Strategia nazionale Lgbt avviata nel 2013 dall’Unar, e si è impegnato a stanziare risorse per sostenere progetti che insegnano ai bambini che si può essere maschi o femmine indipendentemente dal proprio corpo.
Una rete che comprende un’associazione che propone di inserire i temi del transessualismo e dell’intersessualismo nelle scuole per bambini di 0-6 anni.
Una rete di cui hanno fatto parte associazioni come Anddoss assurta agli onori delle cronache per il doppio servizio tv del programma Le Iene, che ha mostrato come nei circoli affiliati si pratichino orge e prostituzione;
Arcigay e Famiglie Arcobaleno che sostengono l’abominevole pratica dell’utero in affitto;
Cassero Lgbt Center che promuove corsi di bondage e, durante la Quaresima di due anni fa, organizzò l’evento blasfemo “ Venerdì credici”, in cui uomini seminudi, con una corona di spine in testa, mimavano atti sessuali imbracciando una croce;
Circolo di Cultura Omosessuale «Mario Mieli», intitolato all’omonimo attivista gay, morto suicida nel 1983, il quale arrivò a sostenere la pedofilia.
Di fronte a questa deriva, di fronte a questo attacco alla libertà d’espressione e di educazione, alla giustizia e alla verità, non possiamo rimanere indifferenti.
Molti danno per certa una sua candidatura a Sindaco. Di fatto lei vive a Siracusa e lavora anche a Priolo. Si candida davvero come primo cittadino? Se si, di quale citta’? E con quale partito?
Negli ultimi mesi quasi per gioco un caro mio amico ha creato un gruppo di discussione intitolato “ CHI VORRESTI AVERE COME SINDACO DI PRIOLO GARGALLO “ gruppo che nel giro di pochissimi giorni ha raggiunto il numero di oltre duemila partecipanti tutti residenti a Priolo Gargallo.
Tale iniziativa, attraverso la lettura dei commenti , mi ha fatto comprendere che le necessità dei cittadini contrastavano totalmente con le politiche amministrative che quasi tutti i Comuni d’Italia attuano ed il mio primo pensiero è stato che vi è la necessità di “RICOSTRUIRE” i valori fondanti del sociale nelle attività politiche cosa che fino ad oggi sembra essere stata una missione utopica.
Pochi mesi fa è nato un nuovo partito politico, “ IL POPOLO DELLA FAMIGLIA “, di ispirazione Cristiana ma pienamente laico e aperto a tutte le persone di buona volontà siano esse credenti che non credenti, partito che ha alla base del suo programma la cultura della Vita e della Famiglia, in cui personalmente mi ritrovo.
Il mio lavoro non potrebbe mai conciliare con la “MISSIONE” di Sindaco per cui non credo che possa accettare alcuna candidatura in nessuno dei Comuni, ma il tempo ci farà comprendere meglio.
Ammettiamo che domani lei venga eletto Sindaco di Siracusa. Quale sarebbe il suo primo intervento per la città? Quali priorità vede per Siracusa, per uscire dal degrado attuale e per fare crescere le sue ineguagliabili risorse e potenzialità?
Più che altro porrei la domanda su come vorrei che fosse il Sindaco di Siracusa?
La figura del mio Sindaco ideale è quella di un coordinatore al servizio della gente, che sappia gestire le risorse in suo possesso, attraverso le qualità e la professionalità dei suoi assessori, e non attraverso congiunture e accordi di grigio spessore che tutto dimostrano all’infuori di un interesse per la comunità che dovrebbero rappresentare, vedi le ultime imbarazzanti carnevalate per continuare ad amministrare i propri interessi.
Vorrei che il Sindaco non rimanesse nel suo palazzo dorato o che andasse a cene di gala piuttosto che ad eventi che portano in alto la sua notorietà mascherando il tutto con l’interesse per la città, e andasse nelle periferie dove si renderebbe conto di chi sono i cittadini che vivono il proprio disagio nella dignità di chi rasenta la povertà , cittadini che magari lo hanno votato.
Vorrei un Sindaco che senza trascurare il lato estetico e funzionale della Città, guardasse al cuore dei suoi cittadini e si prodigasse per distribuire al meglio le risorse della nostra città attraverso un’attenta analisi dei bisogni dei cittadini .
Infine vorrei un Sindaco che ragionasse come se la sua città fosse la propria azienda che attraverso una attenta amministrazione ne possa sfruttare al meglio le potenzialità che alla nostra città non mancano.
Personalmente sono dell’opinione che il vero cristiano sia tenuto all’attivismo, a fare del bene, a prendersi cura del prossimo. Alla preghiera devono fare seguito le azioni. Condivide questo pensiero e, in caso affermativo, perché?
Questo è un pensiero a me molto caro e le rispondo con fermezza che non può esistere un Cristiano che preghi solamente senza operare o che operi solamente senza pregare, le due cose sono fuse in una sola parola “Pregare il proprio lavoro” questa è una frase della Santa Madre Teresa di Calcutta che attraverso le sue opere di misericordia testimoniava l’Amore di Dio Padre.
Presto a Siracusa l’avv Gianfranco Amato ed il Bus della Libertà. Condivide queste battaglie? Che ne pensa del forte e crescente fervore religioso? I cristiani si scuoteranno dal torpore per capire che prima che economica, la crisi che viviamo è innanzitutto morale?
L’avvocato Gianfranco Amato, già presidente dei “giuristi per la vita” un gruppo di avvocati, magistrati e docenti universitari che combattono a livello legale in difesa del diritto alla vita, della famiglia e della libertà di educazione, membro del Comitato “Difendiamo i nostri figli”, organizzatore del  Family Day  iniziativa pubblica cui hanno partecipato milioni di italiani in difesa della libertà di educazione e della famiglia naturale, ha fondato, insieme a Mario Adinolfi, il movimento politico “Popolo della Famiglia” di cui è Garante e Segretario nazionale, Sabato 10 febbraio sarà a Siracusa a spiegare le ragioni della nascita del partito.
Condivido pienamente ciò che non definisco battaglie, ma doverosa informazione in difesa della legalità, del rispetto delle regole, della divulgazione di notizie libere e corrette.
Il Cristiano, ad esclusione di pochi, non sembra affatto essersi svegliato dal torpore in cui pasce, la crisi economica frutto di macchinazioni internazionali e gestita da pochi non è il problema primario, anzi è il frutto della crisi morale che l’uomo sta vivendo e che lo porterà nel baratro della indifferenza e del soggettivismo .
Il Cristiano oggi sembra essere stato contagiato da questa crisi morale, e lo notiamo dalla frequenza con cui si giustifica il peccato come se lo stesso non è più condannato da Dio.
Un esempio lo possiamo avere da un evento accaduto alcuni giorni addietro, dove un sacerdote con la benedizione del suo vescovo a Torino, ha organizzato un weekend per coppie omosessuali dove il tema era “ LA FEDELTÀ ”.
Ora mi chiedo come possa la Chiesa Cattolica, nei suoi ministri, insegnare la fedeltà a delle persone che per scelta vivono in quello che la Bibbia definisce peccato, quindi ciò significa che chi dovrebbe essere portatore della Verità che è in Cristo vive nel torpore di chi ha smarrito la Via e giustifica il peccato .
Per cui confermo che la crisi è indiscutibilmente MORALE e che tale crisi non ha contagiato il semplice non credente ma anche il credente ed addirittura coloro che dovrebbero annunciare il Vangelo piuttosto che trovare notorietà con queste inutili e distruttive azioni che giustificano il peccato.
Carmen Perricone