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SIMONA PRINCIOTTA SENZA RETE: SI’, HO LITIGATO CON ZAPPULLA. L’AMODDIO HA GIA’ PERSO. GRANATA SINDACO? SI GODA LA PENSIONE CHE E’ MEGLIO

[amazon_link asins=’B06XS15Y7Z,B071HBF8FW,B0753CQCR9,B071RNYMCJ,B073ZC7T58′ template=’ProductCarousel’ store=’ifattisiracus-21′ marketplace=’IT’ link_id=’273cf590-0a5e-11e8-b9a4-61c1639cd7a2′]Simona Princiotta, da candidata a tutto a candidata a niente. Cosa è successo?
Ci sono stati forse errori di valutazione, forse speranze mal riposte, ma in politica è così. Io sono a disposizione della buona politica ma non vivo di politica. Se esistono le condizioni per un mio impegno accetto le sfide, altrimenti non mi strappo i capelli, ma faccio comunque le mie valutazioni.
Ha fatto squadra con Pippo Zappulla per tanto tempo. Anche in questo caso è successo?
Se eravamo una squadra, in questa vicenda elettorale non siamo stati una gran squadra visto che alla fine, comunque vadano le cose, a Siracusa Liberi e Uguali non avrà un rappresentante in parlamento. Io sono grata a Pippo Zappulla che in molte occasioni, quelle più difficili e delicate, è stato l’unico politico a sostenermi apertamente. Io credo alla riconoscenza anche se so che è una virtù che in politica non esiste. Ovviamente con Pippo abbiamo anche litigato. Ed anche molto nell’ultimo periodo.
Non sappiamo se si rende conto che ha disperso un cospicuo patrimonio elettorale. Se candidata aveva ottime chances ovunque…
Può darsi. Sarebbe stato interessante anche per me misurarmi con l’elettorato dopo anni vissuti in trincea e con una grande adesione dei cittadini attraverso i social network. Comunque se ho conquistato la fiducia di tanti miei cittadini non mancheranno occasioni per verificarlo.
Nel Pd candidate Alessandra Furnari e Sofia Amoddio. Chi viene eletta?
Purtroppo per loro credo sia una partita persa in partenza. I numeri in campo indicano una probabile vittoria grillina alla Camera e di una sfida fra Cinquestelle e Centrodestra al senato. Il Pd alle regionali ha preso il 12 per cento. Dove vuole che vadano? La Amoddio poi è terza nel proporzionale. Senza speranza.
Da consigliere comunale si accorge che tutto il Consiglio comunale è completamente estraneo alla vita vera di Siracusa?
Direi che sono la persona che più di tutti s’è accorta di questo e lo ha denunciato, pagando di persona, anche con l’isolamento politico, le mie battaglie. Ma ho sentito e sento attorno a me la solidarietà e il supporto di tanti siracusani. Però, va detto, nessuno ha obbligato gli elettori a scegliersi quei rappresentanti. E molti di loro non erano sconosciuti. Non possiamo ogni volta cadere dal pero come se non conoscessimo personaggi, modi di far politica e clientelismi.
Granata si candida sindaco, il piglio e la parole sono di chi per la prima volta si interessa di politica?
Si, un principiante assoluto. E’ stato giovane fascista, poi nella rete di Orlando, poi tornato fascista, quindi assessore regionale con Cuffaro, poi in parlamento eletto con e da Berlusconi ma in polemica con Berlusconi, poi anche vicesindaco e oggi sindaco in cerca d’autore. Ha quasi 60 anni, un paio di belle pensioni maturate, non sarebbe il caso di lasciar perdere? A voler rappresentare il nuovo dopo essere stato tanto del vecchio si rischia, e si ottiene, il ridicolo.
Molti pensavano che vista la sua amicizia con Stefano Zito poteva anche essere candidata grillina
Molti pensavano una cosa sbagliata. E qualche cretino “con il microfono“ ci ha anche ricamato su. Ho amici anche in altri partiti e non mi candido nelle loro liste. Per me la politica è una cosa seria non un gioco di società.
Si candida sindaco o vuole sostenere un siracusano di spicco per questa avventura?
Per ora pensiamo alla campagna elettorale per le nazionali. Una cosa per volta. Ne riparliamo dopo il 4 marzo.
Lei ha denunziato tante cose sulla vita politica a palazzo Vermexio. Pentita?
Ci si pente degli errori. Quello che ho fatto in questi anni al Comune è per me motivo di orgoglio. Altri dovrebbe pentirsi per ciò che hanno fatto o non hanno fatto al Vermexio. Odio gli omertosi ed al palazzo abbondano.
Ma c’è qualcuno fra i politici che pensa all’emergenza disoccupazione giovanile a Siracusa?
Lo chieda a deputati e senatori che saranno eletti in parlamento… Ironia a parte, la nostra città, la Sicilia, il sud in generale si stanno svuotando di giovani. Vanno via tutti perché qui non hanno prospettive, non hanno speranza. Vanno via gli scienziati ma anche i pizzaioli. Se non troveremo un antidoto a questa migrazione di futuro, Siracusa resterà fra pochi anni una città di vecchi bisbetici destinata a scomparire. Io credo che la politica questa tragedia non l’abbia ancora colta, e temo se ne accorgerà quando sarà troppo tardi.
La priorità purtroppo rimane la poltrona.