Politica

PARLA EZECHIA PAOLO REALE: SIRACUSA E’ MOLTO BELLA MA NON BASTA

Ezechia Paolo Reale, non sei candidato alle Nazionali anche se molti se lo aspettavano..
La politica è fatta anche di momenti e di situazioni che possono anche non presentarsi. Per chi pensa e vive la politica come un servizio vero ai cittadini, non è un problema né un’occasione perduta.
Sei molto impegnato fuori sede, ma nel frattempo in sede, qui a Siracusa, succede di tutto. Si sono dimessi due assessori e mezzo, ad un pugno di settimane dal voto, si nominano ancora assessori e consulenti..
Tutto poco interessante. Aria da ultimi giorni di un impero, comprese le fughe ed i tentativi di mantenere un consenso che non esiste più.
Progetto Siracusa continua a subire tentativi di scippo, ci riferiamo a soggetti a te vicini che oggi tentennano
Progetto Siracusa non è un partito. Siamo un gruppo di persone che hanno deciso di stare liberamente insieme, sposando un’ idea di politica cittadina priva di quei condizionamenti tipica dei partiti. Ognuno di noi poi ha le sue idee ed il suo percorso negli scenari politici di maggiore dimensione e nell’impegno sociale. Chi si avvicina quindi non viene acquisito e chi si allontana non viene perso. Quando torneremo a parlare di città tante cose cambieranno. È il bello dei veri movimenti civici anche se alcuni lo vedono come una debolezza.
Parliamo di Siracusa, delle condizioni della città?
Sotto gli occhi di tutti. In arretramento costante. Decadente. Senza progetto identitario, priva di coesione sociale, povera di contenuti economici e culturali. Resta molto bella. Ma di una bellezza che diviene sempre più amara.
Come la pensi sulla brutta statua di Archimede ai ponti, sul cavallo corinzio e la spirale archimedea come gentile omaggio ad un’associazione privata
Progetto Siracusa ha preso una posizione ben precisa al riguardo e mi riconosco interamente nelle critiche motivate ed intelligenti che il nostro gruppo ha sollevato contro queste iniziative, paradigma di un fai da te dilettantesco che non porta alcun risultato al bene comune.
Scusa Paolo, ma della gestione e dello status del teatro comunale ne vogliamo parlare? Sembra un cinema parrocchiale..
Condivido ma quando non si hanno idee chiare ed una politica culturale all’altezza di una città come Siracusa accade anche questo. Senza aggiungere che non avevamo certo bisogno dei richiedenti asilo dalla Lombardia di Formigoni per raggiungere questi brillanti risultati.
Per le Nazionali c’è stata un’ecatombe di politici noti. I meno noti sono meglio?
Quando acquisterò una sfera di cristallo saprò risponderti.
Pensa che è candidato alle Nazionali un tizio che voleva l’inedificabilità a tre chilometri dalla costa
Non è mio costume giudicare le persone da un loro singolo errore, pur grossolano, peraltro riferito da altri e risalente nel tempo. Posso solo dire che l’inesperienza ha un prezzo e sarebbe giusto che a pagarlo non fosse la collettività.
La verità, quanti ti hanno proposto di candidarti sindaco?
Tanti. Ho perso il conto. Parlo ovviamente di concittadini, non di esponenti dei partiti.
E’ chiaro che per la città la prima emergenza è il lavoro, a noi non sembra che il turismo può essere la soluzione?
Turismo può essere una parola vuota se non c’è una precisa programmazione, unione di intenti e rispetto delle regole. Non può essere solo un spot elettorale. Del resto oramai inascoltabile. Da solo il turismo non può bastare e neppure l’agricoltura e la pesca da sole possono farcela. Un sistema economico basato su queste due realtà sviluppate e rese reciprocamente forti da un chiaro disegno culturale, alto e condiviso, può invece essere la scelta vincente perché capace di permeare e spingere un indotto che si estende praticamente all’intera nostra economia, eccezion fatta ovviamente per la zona industriale