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GIUSEPPE PATTI: LA YOTA CONTINUA AD EDIFICARE NELLA RISERVA DEL PLEMMIRIO. RISPONDE PATRIZIA MAIORCA (AMP): LA REGIONE REVISIONI LA CONCESSIONE

Rep: Alla Riserva Marina del Plemmirio, ancora cemento abusivo nel più totale silenzio.
Dal 2015 la Yota srl è indagata per aver realizzato opere edilizie difformi dalla concessione avuta, eseguite nell’ambito dei lavori di ristrutturazione ed ammodernamento di un complesso immobiliare destinato a villaggio turistico a Terrauzza con i soldi della Regione Sicilia. Se ne occupò anche La Repubblica: ben 9.000.000 di euro per costruire volumi abusivi.
Siamo a conoscenza di numerose inchiesta a carico della YOTA e nel corso dell’attività ispettiva, sono stati rilevati ampliamenti non previsti di alcune unità ricettive e ricreative, conformazioni di sagome diverse da quelle riprodotte negli elaborati grafici, coperture in parte difformi ai progetti, nonché il completamento di una struttura abitativa non indicata nella dichiarazione di inizio attività.
Ci siamo meravigliati come mai non è stato mai proposto un sequestro preventivo della struttura, consentendo l’inauguraIone del solarium con tante “autorità” presenti.
Ancora oggi la YOTA CONTINUA INOSSERVATA A EDIFICARE.
Inoltre la Yota si prepara anche a costruire con tutti i permessi, in particolare con il Sì dell’Area Marina Protetta, un pontile di 260 mq nell’Area Marina.
Il pontile con ancoraggi nel fondale del mare contraddice il pieno il regolamento del Plemmirio che vieta qualsiasi ancoramento per non deturpare l’habitat sottomarino.
Facciamo inoltre presente che l’Area Marina Protetta è diventata due anni fa un SIC.
Sia per le opere a terra, entro i 150 metri sul mare, sia per quelle a mare sarebbe necessaria la VAS e la VIncA.
Ci sono questi pareri? A noi sembra di no!
Giuseppe Patti
Responsabile Nazionale Legalità
Federazione Italiana dei Verdi

La presa di posizione di Patti trova subito riscontro nella presidente dell’Amp, Patrizia Maiorca. Ecco la nota:
In relazione al grido di allarme rilanciato in questi giorni da alcuni ambientalisti riguardante la società Yota in merito a un intervento in atto sulla costa di Terrauzza, la presidente dell’oasi marina siracusana Patrizia Maiorca comunica di avere già notificato sul caso una missiva alla Regione, diretta all’assessorato territorio e ambiente, non appena la vicenda è rimbalzata sui tavoli del Consorzio in seguito a un accertamento occasionale alla locale Capitaneria di porto.
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La nota alla Regione firmata dalla presidente sulla richiesta di revisione dell’atto succitato è pertanto mirata alla “rivalutazione dei prioritari presupposti ambientali” e, per le ragioni esposte, si richiede all’organo istituzionale competente “una trattazione sollecita ed esaustiva” del caso evidenziato.
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