ELENA CALIGIORE: ANIMALISMO TRASPARENTE, SEGUIAMO L’ESEMPIO DELL'”ALTRA ZAMPA”
Giorno 7 Febbraio 2018 presso il Tribunale di Catania era stata fissata la prima udienza del caso noto come ‘Nova Entra’ del quale abbiamo scritto in questa rubrica, lo scorso mese di Dicembre. L’udienza è stata rimandata e si è appreso di una lettera delle Associazioni LAV, Lega Nazionale Difesa del Cane e L’Altra Zampa rivolta al Sindaco di Catania, Enzo Bianco, affinché il Comune di Catania si costituisca parte civile. Le associazioni affermano: “La costituzione dell’Ente potrebbe rappresentare un segnale forte e una presa di posizione netta contro gli illeciti che sarebbero stati compiuti sia verso i cittadini – per lo sperpero di fondi pubblici – sia verso i poveri animali, abbandonati a loro stessi da chi avrebbe dovuto averne cura”. Questo caso giudiziario è molto seguito nel mondo animalista siciliano ed anche nazionale. Qualcuno afferma che in Sicilia è la prima volta che vengono portati in Tribunale gestori di canili, ASP ed Enti Locali. Credo sia doveroso ricordare al mondo animalista che già nei primi anni del 2000 vi fu una lunga indagine da parte delle Polizia di Stato sui canili del siracusano e vi fu un blitz condotto con grande spiegamento di mezzi, persino con l’uso degli elicotteri, in ben 7 canili di Siracusa e provincia. Fu avviato un processo e alcuni gestori di canili furono rinviati a giudizio. Ma per le oramai note lungaggini in alcuni Tribunali del nostro Paese, sopraggiunse la prescrizione. Nel procedimento penale di Siracusa solo la LAV si costituì parte civile nell’udienza del 12 Settembre 2006, come alcuni esponenti LAV affermarono in ‘Tutela Giuridica degli animali’ a cura di Maurizio Santoloci e Carla Campanaro (Edizione 2008). Leggendo la relazione dei NAS del 17 Aprile 2014 relativamente al caso ‘Nova Entra’, non possono che tornare in mente le condizioni in cui vennero trovati alcuni canili di Siracusa e provincia. Il Questore di Siracusa, Vincenzo Mauro, dichiarò allora che nella sua lunga carriera non aveva mai visto tanto orrore. Da allora, per fortuna, molto è cambiato nelle strutture canili della città di Siracusa, anche se ripeto sempre che non bisogna mai abbassare la guardia.
Per Catania, a seguito del sopralluogo dei Nas (17 Aprile 2014) nelle strutture canili gestiti dall’Associazione Nova Entra, è stato scritto: ” omissis …. il pavimento di cemento nelle zone coperte non aveva una adeguata pendenza che consentisse il deflusso delle acque di lavaggio; alcuni box presentavano nella pavimentazione ristagni di urina e acqua di lavaggio, omissis … nei recinti non vi erano ripari adeguati e sufficienti per tutti i cani ospitati, il mangiare insufficiente anche secco e frammisto agli escrementi; i recipienti con l’acqua non erano puliti taluni presentavano incrostazioni e muffe …”. Relativamente al comportamento dei cani nella relazione si legge: “ Alcuni presentano tremori e atteggiamento di forte paura. All’avvicinarsi delle persone i cani si agitano, alcuni si mettono negli angoli immobili con atteggiamento di sottomissione ( coda tra le zampe, orecchie abbassate, camminare lungo i muri) altri manifestano atteggiamenti compulsivi e cercano una via di fuga o digrignano i denti quando viene superata la distanza di sicurezza … omissis”. Mi sembra un film già visto quando facevo la volontaria in un canile di Siracusa. Il caso ‘Nova Entra’ proseguirà e chissà per quanti anni. Restiamo nella speranza che non subentri la prescrizione anche per questo caso. L’Associazione L’Altra Zampa di Catania, non ha abbassato la guardia e nel Maggio del 2017 ha presentato la seconda denuncia per il canile di San Giovanni Galermo ex Nova Entra, oggi “ Il rifugio di Concetta” dove pare che i cani ancora versino in uno stato di detenzione incompatibile con la loro natura e produttivo di gravi sofferenze. Quando a Siracusa avremo un’associazione di protezione animali così attenta ed attiva?
Elena Caligiore