Politica

ONOREVOLE CAFEO: ALTRI CINQUE ANNI DI GAROZZO BAND SAREBBERO LA FINE DI SIRACUSA

Giovanni Cafeo, hai chiaro il quadro sulle forze della nuova sinistra, su quelli che hanno lasciato il Partito democratico. Ovviamente a livello siracusano
Vedo un po’ di confusione, ma una certa vitalità. L’avvicinarsi della scadenza di questa amministrazione pone un problema serio a tutte le forze politiche, il progetto amministrativo di cui ha bisogno questa città oggi è per il prossimo futuro. La sensazione è che la città e i cittadini siano sfiduciati. Spero che tutti ci interroghiamo sul progetto futuro da mettere in piedi partendo dai limiti strutturali della macchina amministrativa e avendo condiviso cosa vogliamo sia la nostra città nel prossimo futuro.
Ci sembra di aver notato una tua disponibilità a candidarti in un’altra competizione dopo aver vinto le Regionali. E’ così? Dove? Con quali obiettivi?
Il ruolo che gli elettori mi hanno dato merita rispetto e impegno quotidiano. Per i prossimi cinque anni devo pensare solo a fare del mio meglio. Sicuramente dovrò dedicare la giusta attenzione ed il giusto impegno a contribuire a costruire le migliori amministrazioni locali nei comuni in cui si vota partendo dalla mia città.
Di fatto Renzi considera Garozzo un piccolo soldato, lo ha snobbato col suo Cutrufo alle Regionali, non lo ha candidato alle Nazionali..va a finire che ritorna con Foti, anche se è difficile..
Non mi ha mai interessato cosa pensa Renzi di Garozzo. Mi è interessato e mi interessa l’opinione dei cittadini di Garozzo e cosa i cittadini vogliono dal prossimo sindaco. Non penso vogliono il ritorno di nessuno, vogliono qual cosa di diverso e di meglio, qualcosa che sia più coinvolgente e all’altezza delle aspettative.
Ci sono personaggi emergenti nella politica locale? Tu ne vedi? O intravedi?
Più che emergenti vedo emergenze vecchie e nuove. Spero che la città e le forze politiche e civiche tutte siano consapevoli che ognuno debba con umiltà e servizio mettersi a disposizione della propria città. Questo significa partire da una consapevolezza degli errori fatti e dalla costruzione di un progetto amministrativo che coinvolga i cittadini e le forze sociali alla stesura di un programma condiviso che li veda partecipi anche nell’attuazione. Più che delle ambizioni personali abbiamo bisogno di ambizioni collettive. Altri cinque anni così Siracusa non li può sopportare e non li merita. Spero non si inneschi la solita danza dei super ego deliranti che aspettano questo momento per pavoneggiarsi è mettere in mostra le proprie frustrazioni. Abbiamo bisogno di risorse umane capaci, competenti e soprattutto consapevoli che la sfida deve diventare collettiva e fatto di un lavoro di gruppo e di condivisione quotidiano ma non alla giornata.
Stefania Prestigiacomo è ritornata alla grande scalzando Gianfranco Miccichè dal ruolo di numero uno di Forza Italia a livello siciliano..A naso, il tuo naso, chi sarà il suo candidato sindaco? 
Non lo so e non mi interessa. Mi interessa di più un confronto sui temi che sui nomi..”
Il teatro comunale da un anno sembra gestito come il vecchio cinema della Giudecca dove con 100 lire guardavi due film e compravi anche una gassosa
Mi sembra che all’apertura del teatro non sia seguito un dibattito e una riflessione sulla sua valorizzazione e sul suo ruolo nello sviluppo e nella crescita culturale ed economia di questa città. Si è data più importanza all’apertura che ad altro, più all’involucro che all’uso.
…sembrerebbe che Giancarlo Garozzo abbia detto ai suoi assessori più fedeli che intende tornare a fare il sindaco..

Non conosco il pensiero di Garozzo ne chi sono o meglio chi saranno i suoi fedeli.
I grillini siracusani su fatti politico amministrativi sono ignoranti come nessuno mai in passato, peggio dei solcialdemocratici di un tempo. Eppure hanno due deputati regionali e 18mila siracusani hanno scritto Zito sulla scheda..
Non mi piace esprimere opinioni sugli altri. I 18mila voti a Zito meritano rispetto. Come altrettanto rispetto ed anche preoccupazione ritengo vadano all’astensionismo e quindi all’incapacità della politica di mettere in campo un progetto credibile e coinvolgente. La politica sarà concentrata, purtroppo più sulle liste delle nazionali, cioè su se stessa, che sulla costruzione dei progetti amministrativi.
Il vicesindaco bandi non ne fa, decide d’autorità, lo ha dimostrato con gli alberi del terrore e con il fine anno, per una spesa complessiva di circa 50mila euro.
Non seguo gli atti amministrativi. Valuto gli affetti dell’azione amministrativa e sicuramente non mi soddisfa. Un attività amministrativa autoreferenziale e non all’altezza. Questo è il mio giudizio e ne sono dispiaciuto.