Politica

ELENA CALIGIORE: DENUNCERO’ PUBBLICAMENTE I FINTI ANIMALISTI CHE FANNO AFFARI SU CANI E GATTI

In un Paese normale non si aspettano anni per fermare un fenomeno dilagante che causa danni a singoli cittadini ed ai rappresentanti delle Istituzioni delle Stato. Appena 4 giorni addietro al Telegiornale di una rete nazionale è stato annunciato che Facebook tornerà ad essere un ‘social’ dove si incontrano virtualmente amici e parenti e saranno limitate le forme pubblicitarie ed altre informazioni. Probabilmente le altre forme di informazione che verranno limitate  continueranno ad esserci ma solo a pagamento. Da parte di Facebook  nessuna intenzione invece  di fermare il dilagare quotidiano, continuo e martellante  dell’incitamento all’odio,  le forme di razzismo espresse senza alcun freno, le diffamazioni, la denigrazione continua, gli insulti in diretta, la violazione della privacy, le intimidazioni, le minacce persino di morte in maniera esplicita e tanto, tanto altro di negativo, di diseducativo per i giovani e meno giovani. Appena qualche giorno fa ho letto che certo Francesco Genovese scrive  in FB quanto segue sul Procuratore di Pisa  che ha seguito il triste e complesso caso  della morte  del  nostro concittadino Lele Scieri : Al procuratore consiglio di dimettersi, … uno stato che si arrende è uno stato fallito! Neppure nei paesi del terzo mondo avrebbero fatto una dichiarazione simile, … ma noi ci collochiamo nel quarto, quello della repubblica delle banane!” e ancora sempre il Genovese scrive: “Sarebbe utile che questo procuratore, prima di aprire bocca, azionasse 2/3 neuroni; ma evidentemente ha qualche difficoltà!”. Chi è questo Francesco Genovese? Un fidatissimo del Movimento 5 Stelle di Siracusa. Uno dei pochi che ogni Mercoledì si riunisce con l’On. Zito per stabilire la linea politica del Movimento in città e provincia. Questo e tanto altro  viene scritto in un social contro Procuratori, esponenti della Politica e comuni cittadini. Nessuno interviene, anzi si battono virtualmente le mani a chi riesce a denigrare in maniera più eclatante le Istituzioni ed in questo caso una delle tre Istituzioni più importanti del nostro stato Democratico, la Magistratura. Da moltissimi anni mi occupo di informare  sul fenomeno del randagismo e sul mondo animalista che gira intorno agli interessi economici che produce il randagismo. Ho sopportato di tutto, ho denunciato, fatto esposti, ho scritto ed informato. Talvolta ho taciuto e non ho scritto un solo rigo su qualche caso vergognoso  per non intralciare le indagini, per non subire altre minacce e per non  sembrare  vittima di questo dilagare preoccupante di affari intorno agli animali. La mia prudenza nel tacere su ciò che mi capita giornalmente non è servita a niente. Non ho intenzione di continuare a tacere, visto che in questo Paese viene ascoltato solo chi grida più forte, chi diffama  ed insulta in maniera grave e costantemente chiunque, a cominciare dall’operatore ecologico per finire al Presidente della Repubblica e alla Chiesa. Il nostro è uno strano Paese,  vengono  seguiti  e ascoltati coloro che  raccontano pubblicamente falsità e si fingono ciò che non sono.C’è chi pubblicamente in Facebook millanta di incontrare spesso il Procuratore Capo di Siracusa di salire al  quinto piano del Palazzo di Giustizia senza alcuna difficoltà. Nessuno prova a fermare questa gentaglia millantatrice. Spesso chi  diventa vittima del branco umano diffamatorio, chi non reagisce e non si difende con le stesse armi diffamatorie  diventa lo zimbello del branco che si accanisce sulla vittima presa di mira fino a sfinirla e provare ad ucciderla come avviene nei canili e nei branchi liberi per strada e nelle campagne. Difendersi con le armi della Legalità  e della Giustizia finora, nel mio caso,  non ha sortito alcun risultato di rilievo. Non ho più 30 anni e non intendo aspettare i lunghissimi  e spesso interminabili  – quanto vani – tempi dei Tribunali. Ho visto troppe prescrizioni e troppe archiviazioni  di gravi episodi di diffamazione  portati a termine da persone ben precise  e non certo da ignoti come sono stati  invece iscritti nel Registro Generale. Poiché  non intendo morire senza aver prima difeso la mia persona, la mia sensibilità, onestà e onorabilità da un ‘branco umano ’  di mercenari, truffatori  che  girano  intorno al mondo degli animali  e di certa politica per lucrare e che usano ogni mezzo illecito per intimidire e fermare chi li segnala alle Autorità e chi informa  sul loro  malaffare  che ha dimensioni  enormi, ho deciso di scrivere sulla mia esperienza di vera volontaria e spero che il Direttore  lo consenta. Ogni cosa che scriverò  avrà come sempre il supporto della documentazione necessaria, qualora  qualche sprovveduto pensasse di fare  querela. Un branco umano  assetato di denaro  si rafforza maggiormente quando si avvicinano campagne elettorali politiche, regionali o amministrative che permettono a qualcuno di loro di poter accedere dentro le Istituzioni, sedersi ed essere pagati dai cittadini che invece abbiamo lavorato una vita e abbiamo sempre pagato le imposte. Sono stata attivista dentro un Grande Partito e conosco i meccanismi  della Politica  seria. Oggi stiamo sperimentando quelli della politica come mestiere per guadagnare senza fare niente. Potrei scrivere più di un libro su quanto ho sperimentato e subito in questi anni nella difesa dei diritti degli animali. Ma non lo faccio perché oramai anche gli analfabeti scrivono libri; basta trovare un editore e prospettare qualche guadagno. Io voglio continuare ad informare gratuitamente ed anche se dovessi riuscire ad  aprire gli occhi ad una sola persona che possa capire il rischio che corriamo, per me sarà già un risultato. Il mio sarà una sorta di testamento morale che spero possa servire a salvare altre creature indifese dai branchi umani di animalisti travestiti da volontari che spediscono furgonate di cani  dichiarando che li salvano e poi invece  li rinchiudono in stalli e canili lager  del Nord a spese dei cittadini del luogo. Vi informerò  su  finti  giustizieri  che dichiarano di  difendere gli animali ed in verità  godono nel fare vedere povere creature  massacrate e poi tendere la mano e chiedere  soldi. Voglio informare su i finti animalisti che  creano un Meetup sul randagismo e  che è servito per ben 15 incontri solo per diffamare le Istituzioni e le   persone assenti e permettere  così di candidarsi al Senato della Repubblica un  campione della diffamazione gratuita di nome Costantino Messina, coordinatore del meetup.  Se Di Maio fosse  coerente dovrebbe applicare la regola che ha annunciato nella trasmissione di Vespa lo scorso Martedì. A suo dire nelle liste del Movimento 5 Stelle non sono candidati persone che diffamano pubblicamente.Sic!