A CASSIBILE FONTANE BIANCHE NON LA AMANO, VOGLIONO SOLO IL 30 PER CENTO DEL GETTITO FISCALE
Da sempre Cassibile non c’entra nulla con Fontane Bianche, il fatto che la località balneare disti poco lontano non significa avere diritti sulla stessa. Fontane Bianche è da sempre la spiaggia preferita dai siracusani e la sua storia riguarda la stessa storia di Siracusa. Questi sono dati di fatto. Ma il problema è tutto nei soldi, Cassibile vuole essere autonoma e annettere Fontane Bianche per i soldi che produce, per le tasse che potrebbe riscuotere, per i residenti che farebbero crescere il numero dei suoi abitanti. Niente poesia o attaccamento effettivo, ma solo eurini, tanti, molti, troppi eurini. Prima delle Regionali questi condottieri del piffero sono venuti allo scoperto, coinvolgendo Belvedere, e chiedendo espressamente i soldi di Fontane Bianche. Hanno addirittura pensato una proposta di legge regionale con numeri falsi (Cassibile e Belvedere avrebbero oltre settemila abitanti, una balla) che, giusta annessione di Fontane Bianche a Cassibile, dovrebbe modificare la Legge Regionale n. 11/2015. Così: all’art. 5 si aggiunge il comma 2 e 3 con il seguente testo: “nei territori extraurbani già frazioni con popolazione superiore ai 3000 abitanti si istituiscono i Consigli Municipali con elezione diretta come previsto per i consigli comunali e sindaci di pari popolazione”; “Le risorse finanziare necessarie alla gestione del territorio sono assegnate ai bilanci municipali, di cui al comma 2, tenendo conto del gettito prodotto localmente nel territorio municipale in termini di entrate tributarie ed extratributarie, oneri di urbanizzazione, imposte dirette, imposte e diritti comunali vari, nella misura del 30%”.
Tutto chiaro? Autonomia di fatto coi soldi dei siracusani per la gestione del territorio. Una proposta delirante, su falsi presupposti, che evidenzia l’arrembante arrivismo politico di alcuni soggetti. Per essere chiari, se non vogliono stare con Siracusa, Cassibile e Belvedere possono chiedere l’autonomia e personalmente siamo favorevoli alla stessa. Giù le mani però da Fontane Bianche e dal territorio di Siracusa in generale. Il problema dei siracusani è il lavoro, il rilancio dell’economia, delle periferie e dell’intero litorale. Non abbiamo tempo da perdere con queste argomentazioni obsolete, superate dai tempi, fuorvianti e certamente non tese a fare gli interessi delle comunità, ma solo finalizzate ad ambizioni personali di piccoli uomini, con piccole prospettive, che danneggeranno definitivamente le loro piccole realtà.
Per quanto riguarda l’aspetto politico il sindaco di Siracusa Garozzo, da sempre per l’abolizione dei quartieri che ha votato, oggi improvvisamente sostiene queste tesi improponibili, fa addirittura una conferenza stampa insieme a chi palesemente fuori dalla grazia di Dio, Romano per Cassibile, sostenuto anche da Pantano di Belvedere chissà perchè, vuole il 30 per cento del gettito fiscale del capoluogo. Garozzo? Che è il sindaco? Che invece di tutelare, affossa Siracusa? Magari per i voti a Belvedere e Cassibile? E i nuovi deputati regionali? Anche loro presenti a un incontro contro Siracusa in una sede di quartiere pagata da Siracusa? Viene da piangere.