Politica

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA: ESCLUSI VAL DI NOTO E SIRACUSA A FAVORE DI BITONTO E CASALE MONFERRATO

Rep: Esprimiamo forte rammarico per l’esclusione del Val di Noto, di cui faceva parte anche il Comune di Siracusa, dalla corsa alla scelta della “Capitale Italiana della Cultura” per il 2020. A contendersi il titolo saranno Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. La città vincitrice del bando ‘Capitale Italiana della Cultura 2020’ potrà rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, attuando il proprio progetto grazie al contributo statale di un milione di euro. Un vero peccato non essere riusciti, ancora una volta, a far valere in campo nazionale la valenza culturale della nostra zona che certamente avrebbe meritato di aggiudicarsi un titolo che mira “a sostenere, incoraggiare e valorizzare la autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita e infine lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo”.

Salvo Sorbello – Cetty Vinci

Consiglieri comunali di Progetto Siracusa

 

Certo l’esclusione da capitale italiana della cultura della Val di Noto e di Siracusa in questo primo step e la promozione alla fase finale di Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano etc fanno morire dalle risate. Quali che siano i criteri utilizzati è sempre una buffonata bella e buona. La verità vera è che Siracusa ha un peso politico assai scarso vista la modestia del suo gruppo parlamentare. Per la serie “non contiamo una cippa”. Punto.