SALVO PETRILLA: GAROZZO PROMOSSO ALLE NAZIONALI? PROPORREI UNA SUA RETROCESSIONE SEMMAI
Salvo Petrilla il 2017 è finito. Siracusa ce la fa a riprendersi?
Siracusa è costretta e deve al più presto riprendersi, un arrendersi significherebbe precipitare in un caos economico e sociale le cui disastrose conseguenze non sono auspicabili in una terra di storica tradizione democratica e vissuta da tanta gente per bene, la stragrande maggioranza.
Sei una delle eccellenze siracusane, uno dei pochi che conosce leggi e normative, è giusto che lavori per la città, che amministri la città
Ti ringrazio per il riconoscimento che mi attribuisci e che, comunque, è il frutto del mio impegno lavorativo e della voglia di imparare costantemente e di mettersi in gioco anche quando si è alla presenza di difficoltà interpretative ed organizzative. Permettimi di dire che ci sono tante altre persone altrettanto preparate che conoscono leggi e norme, il tuo invito a mettersi a disposizione dei concittadini tutti va preso in seria considerazione data la delicatezza della fase che si sta affrontando sotto tutti i punti di vista.
La Regione ha un nuovo governo, Musumeci c’è, ci sono amministratori esperti, per Siracusa c’è Bandiera che si occupa dell’assessorato all’agricoltura, c’è anche Miccichè presidente dell’Ars coi voti del Pd..
Sul nuovo Governo della Regione Siciliana a guida Musumeci ho pubblicamente espresso il mio gradimento avendolo votato ed avendo aderito al Movimento di #Diventerà Bellissima tant’è che ho partecipato quale delegato al primo congresso di domenica scorsa. Per quel che riguarda gli eletti siracusani all’ARS, al netto del giudizio che mi inviti ad esprimere su Miccichè che non può appartenere a chi non conosce in profondità comportamenti e scelte consumate a livelli politici non frequentati, sono positivamente felice che vi siano ben 4 su 5 giovani a rappresentare il nostro territorio. Come in ogni cosa che appartiene all’umano essere spero siano all’altezza di trasformare le loro volontà ideali in atti formali ed esigibili in termini di produzione di, rubo citando un altro meritevole giovane che però non è stato eletto ovvero Paolo Cavallaro di #Diventerà Bellissima, “felicità sociale” quel parametro che non serve per individuare un desiderio ludico od edonistico, bensì per declinare in positivo il livello di soluzione di tutti quei vincoli che determinano la tristezza di un popolo. Specifico meglio, per ritenersi felici quanto meno bisogna partire dall’avere un lavoro, dall’essere accompagnato nella vita da servizi quali trasporti funzionali, da una sanità garantita, poter usufruire di una scuola funzionale ai bisogni di conoscenza e cultura, della sicurezza sociale, ambientale, di aree di svago e sport facilmente fruibili. Dal mix di queste esigenze primarie nasce il concetto di Felicità Sociale sennò si piomba nella tristezza e nella disperazione che non è mai auspicabile ci accompagni nella vita al di la dell’imponderabile sempre comunque in agguato.
Due deputati regionali grillini, Zito e Pasqua. Due, come si diceva a scuola, molto impreparati?
Il livello dei deputati stellati lo dovranno dimostrare con i fatti e non con le estemporanee prese di posizione spesso non sostenute da una conoscenza adeguata e frutto di un’antipolitica fatta di slogan vuoti ed insignificanti che spesso si riverberano in comportamenti settari che non possono appartenere ad un futuro moderno dove la religiosità ideologica non trova più nessuna accoglienza specie se proiettata nel tempo prossimo futuro, un consiglio già loro dato: Studiare, Studiare, Studiare e poi Parlare, Parlare, Parlare per poi soprattutto Fare, Fare, Fare e non Farfugliare, Farfugliare, Farfugliare.
C’è molto allarme sulla criminalità organizzata
La presenza della criminalità organizzata a mio modo di vedere è molto legata alla mancanza del presidio morale e del prevalere di ideali di civiltà condivisa che vengono meno ad una collettività che si dimena quotidianamente all’interno di quello che sopra affermano circa la mancata felicità dettata dall’affrontare le tristezze quotidiane con le quali ogni siracusano è costretto a misurarsi, quindi ci si allontana dal senso comune di protezione solidale e i torti che subiscono commercianti e/o singoli cittadini vengono visti come affari individuali e non come allarme che collettivamente più facilmente si potrebbe rivoltare e quindi respingere il fenomeno malavitoso dilagante in città.
Vinciullo ha dimostrato di avere i voti, ma non è stato eletto per debolezza della lista in cui militava. Nei suoi panni che faresti?
Lo trovo poco utile parlare delle vicende di attori politici autorevoli quale certamente è l’onorevole ed amico Vincenzo Vinciullo. Un suggerimento comunque posso darglielo ma che però vale in egual misura per i tanti altrettanto autorevoli personaggi politici siracusani che, nonostante il consenso elettorale ottenuto, non hanno avuto accesso ai luoghi ove si decidono e si determinano le sorti dei più, e spesso a scapito dei meno come sin già oggi successo; si dedichino a trasmettere le conoscenze acquisite ai tanti giovani in attesa di un’opportunità per potere dimostrare valore e serietà, quindi mettano a disposizione i loro consensi ottenuti in anni di attività politica aiutando i giovani a sostituirli nelle funzioni politiche sin oggi assunte e magari pensare a riposarsi un po’, fare politica significa avere una vita faticosa, snervante, irregolare, densa di collere e veleni nonché di disagi familiari di non poco conto da sostenere e quindi finalmente dedicarsi a se stessi dirottando i propri consensi promuovendo le nuove generazioni. Sarebbe un nobile e indelebile lascito politico.
Se Garozzo si presenta alle Nazionali nonostante tutto..
Mentre che su Vinciullo, amico e mio coetaneo, mi sono spinto lealmente a citarlo esplicitamente circa le cose che farebbe bene ad affrontare nel futuro, nulla mi sento di dire al Sindaco Garozzo, persona che conosco a stento e per sentito dire. Certo che da semplice cittadino il mio giudizio sulle cose fatte per la Città, al di la del merito del suo posizionamento politico, sono di una totale bocciatura sia in fase di stesura programmatica sia dal punto di vista di risultati attuativi ottenuti nell’interesse dalla collettività e del benessere prodotto. Alla luce di tale considerazione figuriamoci se potessi solo accogliere una sua candidatura a livelli più alti di rappresentanza politica, io proporrei una sua retrocessione semmai.
La Garozzo Band chiude la sua avventura. Un voto?
Il voto da dare alla sua giunta va da se che si attesta ad un 5 – – peraltro edulcorato dal fatto che ci vuole coraggio e faccia per rimanere attaccato ad un ruolo di primaria importanza e visibilità pur sentendo fischiare le orecchie per le tante “benedizioni” lanciategli dai siracusani scontenti e delusi, e questo coraggio gli ha fatto salire almeno di 1 punto il voto finale sopra espresso.
Demetrio Paparoni potrebbe essere il nostro Vittorio Sgarbi, lo vedresti bene nella nuova squadra che amministrerà al Vermexio, ovviamente come assessore alla Cultura?
Demetrio Paparoni merita rispetto ed attenzione per le sue doti culturali ed umane, lo conosco come persona seria e schiva da protagonismi autoreferenziali, quindi accoglierei il suggerimento qualora proveniente dai soggetti politici che vorranno scendere in campo alle prossime elezioni amministrative per il nostro Comune nel prossimo anno.
Cosa auguri a Siracusa e ai siracusani per il 2018
A Siracusa ed ai miei concittadini mi sento di augurare un anno 2018 che intanto fermi la deriva economica e sociale, che non veda far andare via tanti nostri giovani, che faccia emergere una voglia condivisa di cambiamento, che susciti il desiderio di voler riappropriarsi del proprio futuro dando un cortese saluto di ringraziamento a quanti hanno contribuito a vario titolo a rendere “Disgraziatissima” questa nostra stupenda città.