Politica

LA FONTANA DI PIAZZA ARCHIMEDE CON LA LUCE ROSA, LA RICERCA COSTANTE DELLA GRANDE BRUTTEZZA

Ora, non per fare la Zilly o zillusa della situazione (Toi il grande capirebbe, se eventualmente dovesse leggermi) ma questa scelta di illuminare la fontana di Piazza Archimede con luci rosella o rosso sbiadito, come lo si voglia intendere tanto sempre brutto è, insomma, questa trovata non l’ho proprio capita. In primis: ma perché? Una luce piatta, priva di brillantezza, opaca e triste, in dissonanza totale con le luminarie e strenne natalizie delle vie adiacenti. Ora che finalmente la fontana è restaurata, un miracolo e quasi un parto lungo mesi, per quale ragione al mondo adesso distruggerne ogni scenografia o intensita’ notturna con questa lucina scolorita, bruttina, triste, da videogame giapponese di quarta categoria o circense, ma di circo in decadenza? Dove è finito lo stile, il buon gusto o eventualmente il buon senso? Aspettando l’albero riciclone di quest’anno, ennesima, suggestiva ciofeca, quest’anno allestito in tetrapak, cosi’, per chiudere il mandato in bruttezza, magari con qualche effetto drammatico o deprimente, come la dilagante crisi economica. Ma questa è un’altra storia, in cui certamente i nostri riusciranno a fare del loro peggio. Perché ci vuole un grande impegno, in questa tensione costante verso la bruttezza. Effetto domino. Dall’arte alla politica ed il gioco è fatto.

Carmen Perricone