Gino Foti ha tagliato il traguardo dei suoi primi 83 anni. Un traguardo che non molti raggiungono, specialmente, con la lucidità che tutti gli riconoscono quando scende in campo per distribuire consigli, organizzare campagne elettorali e affrontare mediazioni politiche, rilasciare interviste sui fatti del PD che riguardano i soggetti che occupano Palazzo Vermexio e d’intorni. Nella sede della sua associazione “Presenza Cittadina” gli hanno preparato una festa a sorpresa e una torta senza le classiche candeline da spegnere, sostituite con una fiaccola. “Onorevole ora si usa così ”, gli hanno detto per far rientrare le sue perplessità sul come spegnerla. La sorpresa probabilmente era proprio quella di impedirgli di spegnere le candeline e farlo attendere fino a quando le stelline si fossero spente autonomamente. Tra i presenti non poteva mancare il deputato regionale eletto di fresco, Giovanni Cafeo. Il 50 per cento di anziani e il resto ragazzi sui 40 anni hanno intonato il classico “tanti auguri” e il “perché era un bravo ragazzo” invitandolo a tagliare la torta. La commozione non poteva che fare capolino nell’ex sottosegretario dc, che da almeno 60 anni è attore principale dei fatti della politica siracusani, regionali e nazionali. Nella sala della festa è apparsa anche qualche telecamera di emittente tv, che costringeva “Gino” a fare di tutto per sottrarsi alle riprese e alle domande. “ Non chiedetemi nulla di politica – diceva il canuto onorevole – perché oggi non saprei cosa rispondere”. Chissà se per la commozione o per la confusione che regna nel PD, partito di cui è semplice simpatizzante? A Giovanni Cafeo ha chiesto in un momento di calma: Perchè non fai tu una festa per ringraziare coloro che ti hanno permesso di ottenere il grande risultato elettorale che hai avuto alle regionali?” Risposta: “Certamente, forse, vedremo se sarà il caso.” Il solito Cafeo dal passo felpato o la scaramanzia del preferire attendere il prossimo giorno 15, quando potrà sedere nella salone dell’assemblea regionale? Molti gli “amici di Gino” arrivati dai comuni della provincia. “Ma oggi non dovevamo essere una decina?” ha chiesto uno degli intimi che avevano organizzato la giornata in forma “strettamente privata”. Purtroppo, si era sparsa voce per colpa dei messaggini telefonici. Ma il giovane vecchio trasudava brodo di giuggiole: “ non credevo che alla mia età tanti si sarebbero ricordati del compleanno… grazie a tutti”. A guardarlo però sembrava proprio che il festeggiato si fosse scrollato di dosso almeno 10 anni, anche se non molti si rendevano conto del particolare, che anche in foto risulta chiaro.
Gregorio Valvo