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I FATTI SIRACUSA DANNO I VOTI CON IL LORO PAGELLONE DEL 2017: LA GRANDE STEFY, TOI BIANCA FA BENE, FOTI FA IL SEMIDIO, MILAZZO E RODANTE DUE PERSONE SERIE

Come ogni anno il nostro divertissiment con voti e giudizi sui siracusani impegnati in politica, nella cultura, nel volontariato, nel giornalismo. Per il nostro giornale questo pagellone è una tradizione che risale a diversi anni addietro e come per ogni cosa c’è a chi piace e a chi no. Dare giudizi ed esprimerli con voti è da sempre operazione poco piacevole, ma veritiera. In ogni caso nessuna pretesa, una sorta di gioco della verità, per qualcuno piacevole, per qualche altro se non proprio spiacevole, forse fastidioso. Buona lettura.

 Toi Bianca – Ci fa bene. Leggere i suoi articoli ci riconcilia. Ci dà la certezza che il seme di Siracusa ancora esiste. Non abbiamo finito tutta la polvere da sparo. A dire dei siracusani, della creativa invidia, del non prendersi sul serio, c’è questa magnifica penna. 8.

Franco Zappalà – E’ uno dei delusi delle ultime elezioni regionali. Si aspettava la torta alla panna ed ha avuto una crostata, anche bruciata. Dice che non farà più politica. Sbaglia, non è lui il peggiore. 6.

Giambattista Coltraro – Sembra il fantasma del Louvre. Compare di notte, scompare di giorno. C’è e non c’è. Alle regionali credeva che fosse amore e invece era un calesse. Immaginavamo che dopo la sconfitta restasse qui a combattere. Invece è di nuovo Belfagor. 5.

Luigi Foti – Ci è simpatico, da sempre. Certo è arrogante, la tante vittorie conseguite in politica lo hanno trasformato in novello semidio. Lui ci si sente. Nonostante non sia un Adone riesce ad affascinare per la sua parlata da siracusano antico di via Cavour. Poi la “scavazza” quando si convince di essere il più grande di tutti. In redazione è stata incorniciata la sua ultima querela di qualche mese fa. 5,5.

Pierpaolo Coppa – Era di centrodestra, ora è uno dei cavalieri di Garozzo. Quindi di centrosinistra? Non si può dire. E’ ondivago. Può anche tornare a destra e al limite trovare casa da Claudio Fava, il candidato per sempre. 5.

Francesco Pappalardo – E’ un architetto, tanto tempo fa fu eletto al Vermexio, diventò capogruppo del Pd. Ebbe il suo attimo di notorietà quando cacciò dal gruppo Simona Princiotta. Poi scomparve nella nebbia. Non classificato.

Arcivescovo Pappalardo – La sua omelia del 13 dicembre è stata un faro di luce nel buio della rassegnazione diffusa che regna nella nostra città. Pappalardo ha interpretato i sentimenti dei siracusani. 7.

Paolo Cavallaro – E’ il grande emergente del 2017. Il giovane avvocato è stato sempre bravo, corretto, preparato. Solo che prima della candidatura alle Regionali lo sapevano solo gli addetti ai lavori. 7.

Santino Armaro – La domanda è: Chi è Santino Armaro? Diciamo che a Siracusa lo conoscono in pochi. Però è molto fedele. 4.

Ivan Lo Bello – Il 2017 è stato un anno brutto, dopo che il 2016 è stato il suo anno orribilis. Alcune note vicende  hanno intaccato la credibilità accumulata in tanti anni, come esempio fulgido di imprenditoria antimafia in Sicilia e Italia. Dopo il silenzio. 6.

Luca e Rossana Cannata – Sono i due politici avolesi che hanno sbancato nella zona sud, ma anche nel capoluogo. Il consenso è con loro. Anche la forza. 7.

Francesco Italia – Ha distrutto Ortigia, in via Maestranza ci sono i resti delle sue piattaforme, ha fallito sul teatro comunale che ad oggi è diventato parrocchiale. Male insomma. 5.

Bruno Alicata – E’ tornato nel dibattito cittadino, presto numero uno di Forza Italia a Siracusa.7.

Stefania Prestigiacomo – La grande Stefy ha dimostrato, fatti alla mano, di essere la numero uno di Forza Italia in Sicilia. Ora può fare molto grazie al governo Musumeci. 8.

Carmen Perricone – Una gemma cittadina, operativa, capace, di principi consolidati. Su lei punteremmo ad occhi chiusi, ma oggi le capacità non sono di moda. 7.

Maria Marzana – La deputata nazionale grillina dopo un lungo silenzio cerca di dare qualche contributo alla soluzione dei problemi della comunità siracusana. Troppo intermittente. 4.

Sofia Amoddio – Inesistente. 4.

Giancarlo Garozzo – Come nel 2016 solo scontri nel Pd e indagini giudiziarie. Nulla di fatto su qualsiasi problema amministrativo. Una relazione sul 2017 che è praticamente una grande notizia farlocca. I suoi dicono che si dimette per fare il deputato, lui afferma che si ricandiderà sindaco. Un’altra notizia farlocca?  Inclassificabile.

Valeria Troia – Quando le hanno tolto l’assessorato è andata via sbattendo la porta. I suoi colleghi assessori si sono arrabbiati con lei. Lei non li considera nemmeno, li ritiene troppo scarsi e abbastanza incolti. 4.

Gianluca Scrofani – Ha fatto una scelta e la porta avanti anche se a denti stretti.  La casa politica oggi è sbagliata e gli interlocutori abbassano il voto.  6-.

Pippo Zappulla –  Più un opinionista che un deputato nazionale. Coerente con le sue idee, ha mollato il  Pd ed ha iniziato ripartendo da sinistra. 7.

Marika Di Marco – E’ stata un buon deputato regionale. Non ha buone vicine di casa, ma donne “che danno buoni consigli quando non possono più dare il cattivo esempio”.  In ogni caso Marika è Marika. 7.

Ezechia Paolo Reale –E‟ un’eccellenza siracusana a tutti i livelli, una delle poche eccezioni nell’aurea mediocritas cittadina.  Per quanto ci riguarda persone come Ezechia Paolo Reale debbono fare politica, anche a forza. 8.

Silvia D’Arrigo – Fa associazionismo serio a Fontane Bianche, ma non solo. E’ una risorsa per questa città, a partire da quando sceglieremo il cervello e non imbecilli vanagloriose/i.7.

Enzo Vinciullo – Meno male che Vinciullo c‟è! E‟ stato un deputato regionale con la D maiuscola. Tutta la sua vita, ogni giorno, è dedicata alla politica, alla soluzione dei problemi. Il nostro è un giudizio molto positivo e lo vogliamo vedere in un ruolo istituzionale. 8.

Bruno Marziano – Marziano non è più un marziano. Forse l’ingresso nel governo regionale e la delega alla formazione professionale in Sicilia lo hanno impegnato oltre ogni dire. Esaurite energie. 6

Giansiracusa, sindaco di Ferla – E‟ senz’altro un ottimo primo cittadino e sta facendo molto per la sua Ferla. E’ un renziano sfegatato il che fa dubitare della capacità di analisi. 6/7.

La soprintendente Panvini – Gestione deludente, almeno fino ad oggi. 5.

Marcello Lo Iacono – Ad averne cento come lui avremmo già risolto più della metà dei problemi di questa città. Bravissimo. 8.

Stefano Zito –  Non ha fatto granchè nel 2017 per Siracusa. Il deputato grillino è una persona perbene,  ma la politica e la conoscenza della città e del territorio non s’inventano da un giorno all’altro. 5.

Roberto Alosi – E’ il suo primo anno da segretario generale della Cgil. Ha fatto intravedere quello che vorrebbe fare, ma solo intravedere. 6.

Prospero Dente – Riesce ad impegnarsi in campi diversi, crede nella gente e nella buona fede del suo prossimo. 7.

Seby Spicuglia – Saremmo curiosi di vederlo all’opera in un giornale che fosse il suo. Per molti sarebbe sorprendente, per noi sarebbe un sommo gaudio.  7.

Massimo Milazzo e Fabio Rodante – Confermiamo il giudizio del 2016: Fuori dal gregge, si sono dimessi perché Garozzo non aveva fatto niente per 4 anni e Siracusa era sprofondata in scandali, inganni e malapolitica. Politici seri. 8.

Peppe Patti – L’architetto ha gli attributi, lo ha dimostrato con la denuncia sulle firme false e ha anche dimostrato di non essere un opportunista, come dicono certi garozzini. 7.

Edy Bandiera – E’ assessore regionale e registra un gran consenso anche a livello palermitano. Ha competenza e forze per fare bene ed ha iniziato alla grande per rilanciare questo territorio.  7.

Alessandra Turlà –  Un’altra eccellenza siracusana che non è messa nelle condizioni di poter dare un contributo a questa città, anzi che viene osteggiata non per nobili motivi. Uno spreco. 7.