Politica

ELENA CALIGIORE: NON SI PUO’ ESSERE ANIMALISTE DI PASSAGGIO O PER CASO

Mi piace  il detto  “Tutti insieme appassionatamente!”, questo finché dura e finché si fanno primeggiare ‘prime donne’. Da anni noi siciliani, oltre ad essere additati  in maniera inaccettabile e generalizzata come mafiosi,  nel mondo animalista nazionale veniamo  definiti anche maltrattatori di animali, gente senza cuore e tanto altro. Questo  grazie anche  a chi giornalmente in Facebook parla male dei Siciliani  e dei  Siracusani  in particolare additandoci come incivili. In questi giorni che precedono il Santo Natale stanno accadendo dei miracoli. Veri miracoli!  Un’associazione americana  verrà a sterilizzare ‘gratuitamente’  un certo numero di cani e gatti. Un’associazione del Nord, la International Animal Protection League  Italia Onlus, con sede ad Asti (i nomi in inglese fanno più effetto ed hanno più presa sugli  ignoranti), ha aperto la delegazione Sicilia con sede a Siracusa. Da qualche mese a questa parte  è alla disperata ricerca di casi  di animali maltrattati e morenti  da utilizzare per poter avere un po’ di pubblicità. In Sicilia, la  suddetta IAPL è rappresentata da chi riemerge, dopo anni di  silenzio. Ciò avviene puntualmente  sotto elezioni amministrative per riportare  alla memoria dei siracusani i suoi 150 cani fantasma che ha dichiarato  di avere e di mantenere a sue spese. Lo stesso soggetto accusa il Comune di Siracusa ed il Comune  di Noto di essere  i  veri responsabili e proprietari di quei cani. In questo periodo però la pubblicità  viene fatta dal soggetto e dall’Associazione che rappresenta, attraverso una serie di fatti relativi a cani maltrattati o abbandonati. Vedi il caso  Fusco, il caso del pastore tedesco di Marzamemi, i cuccioli di Augusta sottratti alle volontarie  che li seguivano e portati in canile  di Augusta dalla rappresentante IAPL  Sicilia in persona e dei quali  successivamente  non si è avuta alcuna notizia e tanti altri casi.  L’ultimo caso  è quello  del  povero cane di Melilli chiamato Life e  che in queste ore è stato operato da una  équipe nella Clinica  Veterinaria Aretusea di Siracusa. Per questo caso si sono mobilitati in tanti, per contribuire alla spesa relativa all’intervento. Mi chiedo obiettivamente se  tale mobilitazione è per un genuino interesse per salvare la vita a questa creatura  o per avere  visibilità. O gli schieramenti animalisti  si compattano in questi casi per mostrare la loro forza ai concorrenti animalisti nemici? Quando si vuole aiutare  concretamente un cane o un gatto in difficoltà, si fa e  basta!!! Lo spettacolo sulla vita di queste creature  non merita  una certa privacy? O serve lo spettacolo  per poi porgere IBAN e  chiedere un ‘eurino’?  Le Associazioni hanno le entrate dei tesseramenti e del 5×1000 e la smettano di porgere la mano e mostrare IBAN. Le associazioni  hanno interesse ad incassare  denaro attraverso Internet  da persone lontane. Non amano le tessere perché poi  devono organizzare assemblee e  mostrare i bilanci. Eppure il tesseramento ed i diritti dei soci   alla trasparenza sulla gestione del Bilancio  sono sanciti negli statuti.

Poi, per concludere, mi piacerebbe capire come fa il solito soggetto dei video selfie  a “sputtanare” per anni la Sicilia e Siracusa in particolare, far insultare i siciliani da mezza Italia, parlare male della Clinica  Veterinaria  Aretusea, dichiarando che in quella struttura abbattono i cani  e poi, improvvisamente, dire l’esatto contrario ed  entrarvi  per realizzare  un  video.

Queste sono  animaliste  di ‘passaggio’ e ‘per caso’! Fate pace con il vostro cervello e poi, ma solo poi, se lo sentite, dedicatevi al vero e  sano volontariato. Esistono tanti mestieri per i quali sareste  piu’ adatte!!!

Elena Caligiore