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DOMANI LA GAROZZO BAND FA PASSERELLA PER l’URBAN CENTER, IDEATO E FINANZIATO DALLE GIUNTE PRECEDENTI

Scrive l’ufficio stampa del Comune: “Il sindaco Giancarlo Garozzo insieme ai componenti della Giunta, martedì 12 dicembre alle 10 presenteranno l’Urban Center. La struttura realizzata nei locali dell’ex sala Randone di via Nino Bixio 1, è stata ristrutturata di recente con fondi strutturali europei e viene restituita alla città per un riuso ottimale”.

 

Ebbene la Garozzo Band non ha fatto nulla, ma proprio nulla per l’Urban Center, per il recupero di questi locali. Domani quindi sindaco e assessori potrebbero evitare questa passerella, anzi la dovrebbero proprio evitare o almeno dire alla città che si tratta di un’idea portata avanti e fatta finanziare dalle giunte precedenti, esattamente dalle giunte Bufardeci e Visentin, e non prendersi meriti che sono di altri. I fatti. Nel 2003  l’amministrazione pro tempore prepara e approva il Piano di sviluppo sostenibile che viene poi finanziato per 5 milioni e cinquecentomila euro. Con questi fondi vengono previsti vari interventi ed anche la redazione del Piano urbano del traffico e del piano della mobilità, Put e Pum. Ma si lavora anche a tre opere pubbliche: l’Urban Center, Porto Lachio e i percorsi del feudo di Santa Lucia al Plemmirio. Per l’Urban Center viene previsto un intervento di due milioni di euro. Dopo alcune pause legate anche a piano di stabilità ed altri lacciuoli, la giunta Visentin mette mano concretamente all’Urban Center e alle verifiche contabili per portare avanti la ristrutturazione risultano necessari tre milioni e mezzo di euro, quindi un milione e mezzo in più della previsione originaria. La Giunta Visentin in ogni caso riesce a recuperare il milione e mezzo con fondi  strutturali europei. Tirando le somme, la Garozzo Band non ha fatto nulla, non ha trovato un solo euro per l’Urban Center, ha solo fatto una gara. Domani comunque fa passerella sfruttando il lavoro degli altri. Ripetiamo, era meglio non farla, evitare questo “furto di merito amministrativo”, ma la campagna elettorale incombe e anche le balle fanno brodo.