ELENA CALIGIORE: ANCHE SUL RANDAGISMO I GRILLINI SONO INAFFIDABILI
Gli esponenti del M5S, fatte le dovute eccezioni, non sono affidabili persino in campo animalista. Partiamo dalle realtà locali. A Siracusa il meetup sul randagismo, dopo circa 15 incontri nel corso dei quali avrebbero dovuto produrre un programma approfondito e avanzare proposte concrete, si sono limitati invece a diffamare Istituzioni e persone assenti; a commentare documenti interni avuti impropriamente da funzionari comunali addetti al fenomeno del randagismo. Funzionari che andrebbero sospesi dal loro incarico anche per aver fallito, da molti anni, nel loro compito di lotta al fenomeno del randagismo. Un esempio è il Comune di Canicattini Bagni dove il randagismo, i maltrattamenti di animali e gli allevamenti illegali dilagano e dove con la collaborazione della solita associazione animalista, sono stati sparpagliati, per anni, randagi nelle campagne come cani di quartiere senza averne garantito la dovuta sterilizzazione, quindi incrementando il randagismo. Altro esempio è il caso di Ragusa. La campagna elettorale al candidato del M5S a Presidente della Regione Sicilia, Cancelleri è stata organizzata, tra gli altri, da Biagio Battaglia che si mostra in foto con il suddetto candidato e con Felicetti, Presidente della LAV, davanti al Palazzo dei Normanni dopo un incontro della LAV Nazionale con i Movimento5Stelle siciliano. Ma chi è Biagio Battaglia? Nel mondo animalista ragusano è conosciuto come colui che da sempre si occupa o si dovrebbe occupare del fenomeno del randagismo. Amico e collaboratore della Chiara Notari Stefano, discussa e contestata staffettista del Nord trasferitasi in Sicilia dove i randagi producono profitti. Battaglia da molti anni è il responsabile provinciale della LAV di Ragusa. Lo era anche nel 2009 quando avvenne la drammatica ed inaccettabile morte del piccolo Giuseppe Brafa, sbranato da un branco di randagi. In quell’occasione rilasciò delle dichiarazioni pubbliche piuttosto discutibili sulla sorte che avrebbe riservato ad un randagio aggressivo. Per anni è stato anche il Direttore Organizzativo dell’Associazione AIDA di Ragusa, titolare del conto corrente della suddetta associazione locale attraverso la quale gestiva le deportazione dei cani al Nord e all’estero. In un’occasione venne fermato dagli agenti della Polizia di Stato mentre era alla guida di un furgone diretto in Francia. L’AIDA infatti ha goduto di convenzioni privilegiate col Comune di Ragusa e Scicli e del silenzio assenso dell’ASP veterinaria di Ragusa, con lo scopo – soltanto dichiarato – di portare i randagi in adozione al Nord ed i Francia. L’AIDA tristemente famosa per aver deportato tanti randagi del ragusano in rifugi in Francia dove sappiamo vige ancora la pratica della soppressione. I cani che entrano nelle SPA, i canili francesi , dopo qualche giorno, se non vengono reclamati o adottati sono soppressi senza alcuna anestesia. Ebbene questo signor Battaglia, adesso è uno strenuo sostenitore del Movimento 5 Stelle in generale e di Ragusa in particolare. Proprio a Ragusa l’attuale Sindaco pentastellato, in barba ai diritti degli animali sanciti dalla legge, adesso fa spedire di continuo randagi a Caserta e altre zone della Campania (regione anche questa dove il randagismo imperversa). Dopo sei mesi lo stesso rinuncia alla proprietà di quei cani che ha contribuito a far nascere non facendo effettuare le sterilizzazioni come prevede invece la Legge. Poi per buttare un po’ di fumo negli occhi a chi vuole farsi prendere in giro, il M5S mette in campo l’ On. Paolo Bernini, deputato nazionale, che si fa i giretti in qualche canile per fare apparire che il M5S, sia sensibile ed interessato ai diritti degli animali e che voglia affrontare seriamente il fenomeno del randagismo.
Elena Caligiore