DICIAMO LA VERITA’ IL LIVELLO DI SIRACUSA E’ BASSISSIMO, BRUCIATINA DI AUTO COMPRESE
Sto litigando con me stesso da quando sono finite le elezioni regionali che mi hanno provocato qualche distonia e adesso non riesco a resettarmi. Il Diventerà Bellissima del neo presidente Nello Musumeci da Catania, visto con gli occhi e sentito con le orecchie di un siracusano il giorno dopo il voto, ha avuto questa rappresentazione: neo deputato arrestato, un altro indagato e posto ai domiciliari, primo dei non eletti arrestato, bomba in una panineria, bomba nel negozio di un barbiere, auto del Sindaco incendiata, ecc. Ad ogni evento c’è stata solidarietà a carattere universale e condanna assoluta per gli atti illegali e le azioni criminali che è un fatto giusto a cui mi associo ma che trova il tempo che trova. Non si può passare la vita a scandalizzarsi rischiando di assumere come normalità l’azione fuori contesto e la quotidianità. Mi trovo quindi ad essere dissociato tra la normalità e la follia di una quotidianità senza regole, senza valori, moralmente discutibile. Dire di non essere meravigliato che a Siracusa, da qualche anno, accadano fatti criminali, atti idioti e azioni di pessima delinquenza spicciola, vuole dire sparare cazzate? Forse, ma da un lato so che nella mia dissociazione, più volte ho raccontato di come questa nostra bellissima e buttanazza Città si è perduta e continua perdersi nel nulla, con sprazzi di vanità, vanagloria e vaffanculo che fino ad oggi non hanno prodotto niente che valga la pena di annotare a futura memoria se non per l’appunto, violenza e criminalità. Tutta la solidarietà al buon Sindaco Garozzo per il meschino e palese attentato intimidatorio subito in questi giorni ma, siccome non è nato sotto un cavolo, ne tanto meno può essere credibile che Gianky sia arrivato in Città portato dalla cicogna, viene da chiedersi: Perché ? Che ha fatto di male? Qual’ è il messaggio dell’attentato? La faccenda è gravissima è non può essere liquidata commentandola con l’asserzione di Siracusa Città violenta, né tanto meno basta affermare che in Città stanno crescendo nuove mafie e conseguentemente, considerare normale l’affermarsi di una logica di estorsioni, pizzo e piccola delinquenza che si è infiltrata nel tessuto sociale. Dove siamo stati tutti fino adesso? Lo stesso Sindaco ha più volte in passato denunciato l’esistenza di mafie a Siracusa e sappiamo che ne ha parlato anche in Procura, come sappiamo che qualche altra automobile di qualche Consigliere Comunale o di qualche parente dello stesso è stata data alle fiamme. Più di una volta. Un’escalation sospettosa, infida, senza mai un colpevole, senza un’indagine che si sia conclusa spiegandoci perchè l’incendio è stato appiccato e chi è o chi sono gli autori del reato. Eppure basta entrare in un bar e parlare di questi fatti per sentire mille risposte e mille spiegazioni dei misfatti, tutte convincenti, qualcuno che dice di sapere anche la motivazione e se hai pazienza ad ascoltare, puoi star certo che al bar, qualche novello Commissario Montalbano di casa nostra ti dirà anche nome e cognome del colpevole. Certo il giorno che finirà il petrolio sarà un dramma per gli incendiari mafiosi siracusani, con le auto elettriche al massimo potranno spegnere qualche lampadina. Vuoi vedere che, da buoni figli di Archimede, sarà la scienza che ci salverà? Per adesso la miscela esplosiva sembra essere alimentata dagli appalti pubblici comunali di cui molto si discute a Siracusa, spesso nascono critiche sulle modalità di assegnazione, altre volte sul perché un affidamento a trattativa privata finisce a tizio piuttosto che a caio. Finita la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Regionale, è già partita la corsa per le prossime elezioni Comunali e il clima di veleni che ammorba l’aria di Siracusa, oltre a quello delle raffinerie, è probabile cresca ancora nei toni, sperando che si fermi lì. A Natale giocheremo con la tombola e con il totosindaco e se per la prima, a mezzanotte ci si ferma per andare a messa, per la seconda, è probabile che ne sentiremo di più o meno belle fino alle votazioni. L’aria che tira non è delle migliori a Siracusa e dopo due anni da Gettonopoli, tanti politici o pseudo tali, hanno la convinzione che la gente abbia dimenticato tutto e già stanno lavorando per le ricandidature per riconquistare lo scranno al Vermexio, per rinnovare una convenzione con la Città che gli possa procurare, un pò di gloria e qualche soldo. Ecco, il livello etico presente nella politica siracusana, tranne qualche eccezione, è bassissimo e la società, come affermano i filosofi, è lo specchio di ciò che siamo, bruciatina di auto compresa.
Enrico Caruso