DOMENICA IL BALLOTTAGGIO PER L’ORDINE. DI PARENTI: PREMIAMO IL LAVORO DEL CONSIGLIO USCENTE
Domenica prossima si riaprono le urne per definire, nel turno di ballottaggio, i componenti del consiglio regionale e del collegio dei revisori dei conti dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia (all’Hotel Excelsior, piazza Giovanni Verga 39, dalle 9,30 alle 17,30, potrà votare chi risiede nelle province di Caltanissetta, Catania, Enna, Ragusa e Siracusa). Così come ho fatto per il primo turno, vi chiedo di sostenere la proposta di “Fare Ordine, giornalismo è libertà” per confermare un percorso di rinnovamento attraverso una rappresentanza di giornalisti attivi.
Una proposta che domenica scorsa è stata premiata con l’elezione diretta di tre dei sei componenti professionisti (il presidente uscente Riccardo Arena, il segretario uscente Concetto Mannisi e il tesoriere uscente Filippo Mulé), a conferma dell’apprezzamento della categoria per il lavoro svolto in questi anni dal consiglio dell’Ordine uscente. Manca, però, un ultimo sforzo affinché questo patrimonio di credibilità e fiducia non si disperda.
Vi chiedo di tornare a votare domenica prossima poiché bisogna eleggere almeno altri due colleghi per raggiungere la maggioranza in Consiglio, e altri due per il collegio dei revisori: un piccolo sacrificio nell’interesse di tutti noi e per non dovere poi subire, nel caso di astensione, scelte non gradite e compiute da altri.
Per il Consiglio, vi propongo di puntare su colleghi giovani, dunque capaci di avere una visione prospettica rispetto alla sfide in campo perché sono calati nella professione:
• Fortunato Tito Cavaleri, 41 anni, redattore della Gazzetta del Sud;
• Eleonora Cosentino, 37 anni, consigliere uscente, giornalista di Ultima Tv, emittente locale catanese;
• Salvatore Ferro, 47 anni, free lance e collaboratore del Giornale di Sicilia.
Per il collegio dei revisori dei conti vi suggerisco l’affidabilità, la serietà e la competenza di Placido Ventura, presidente uscente del Collegio e pensionato Rai, e Salvatore Messina, 53 anni, free lance.
Li conosco personalmente, ma questo può significare nulla. Meritano fiducia perché hanno accettato di proseguire sulla stessa linea degli ultimi anni, l’unica possibile se vogliamo continuare ad essere credibili nel ruolo che la democrazia ci assegna:
• criteri più stringenti nell’accesso alla professione e nella tenuta degli elenchi;
• vicinanza ai colleghi in difficoltà e difesa del diritto/dovere di informazione;
• nessun cumulo di cariche;
• riduzione dei costi nella gestione dell’Ordine.
Sono obiettivi che vanno confermati e perseguiti senza tentennamenti, guardando avanti ed evitando ritorni al passato.
Franco Di Parenti