PIETRO ROCCARO: LE REGIONALI LE VINCERANNO TUTTI QUELLI CHE NON VOTERANNO
Professor Pietro Roccaro, se ricordo bene una volta ti sei anche candidato deputato nazionale . Qual era l’idea?
Cinque anni fa, elezioni politiche del 2013, accettai di candidarmi alla Camera dei deputati per la FIAMMA TRICOLORE, del quale ero all’epoca il responsabile per la provincia di Siracusa; pur sapendo che era una candidatura di “servizio”, senza possibilità di essere eletto, accettai ugualmente di buon grado, perché quella esperienza mi permise di fare conoscere le mie proposte su argomenti sociali dagli altri partiti ignorati o magari inseriti nei loro programmi elettorali agli ultimi posti, quali la necessità di garantire il servizio di assistenza scolastica, di trasporto e il servizio igienico-personale agli alunni in condizione di disabilità frequentanti le scuole di ogni ordine e grado della nostra provincia, ma soprattutto cercare di dare voce in un contesto Nazionale ai tanti professionisti ASACOM (gli Assistenti alla Comunicazione) che operano ogni giorno all’interno delle classi accanto a questi alunni, cercando di favorirne il processo di “integrazione” sociale attraverso una appropriata metodologia di facilitazione della comunicazione, ed il tutto avviene tra riduzioni delle ore e senza percepire lo stipendio per mesi e mesi a causa dei tagli operati dal governo regionale Crocetta, che già in quel periodo aveva iniziato a non erogare più agli enti locali (Comuni e Province o Liberi Consorzi Comunali) le risorse finanziarie necessarie per l’attivazione del servizio. Ho approfittato di quell’occasione elettorale della mia candidatura in Fiamma Tricolore per cercare di fare conoscere una figura professionale che nonostante i titoli culturali: laurea, corsi di perfezionamento ed aggiornamento, non ha ad oggi alcuna voce in capitolo ma viene trattata con indifferenza dalle Istituzioni politiche, scolastiche e sindacali, come se fosse una categoria di LAVORATORI INVISIBILI. Se fossi stato eletto deputato Nazionale con la Fiamma Tricolore, certamente avrei presentato una proposta di legge, anche a costo di stazionare ogni giorno davanti al MIUR, per chiedere che i tanti docenti laureati che lavorano con gli alunni disabili come Operatori Specialistici e Asacom su tutto il territorio Nazionale venissero INTERNALIZZATI e che tali figure venissero inquadrate giuridicamente alla pari dei loro colleghi curriculari di sostegno. Premetto, che dal 2013 ad oggi, la questione ASACOM ED ASSISTENZA DISABILI proprio per l’incapacità ed insensibilità di questo governo regionale uscente di Rosario Crocetta è peggiorata, al punto da creare disservizi ed enormi disagi nel servizio di assistenza che ogni anno si ripresentano con regolarità alla ripresa dell’anno scolastico. Non è possibile sentirsi ripetere annualmente dalla ex Provincia sempre la stessa frase: “soddi nun ci ni sunu e nun lu sapemu se u serviziu patti oppuri no”. Servizio di assistenza che riprende con ritardo dopo due mesi dalla riapertura delle scuole, ma senza le risorse economiche per dare un minimo di respiro alle tante Cooperative Sociali che attraverso il lavoro del loro personale qualificato ASACOM cercano di venire incontro come possono alle famiglie, agli utenti e alla scuola che ne ha fatto richiesta al Comune o alla Provincia. Ecco, questa era una delle cose che mi spinsero ad impegnarmi in quella candidatura, e anche se non sono stato eletto non ho mai smesso di battermi per queste tematiche che ripeto, ai grandi partiti sembrano non interessare affatto ma che tirano fuori dai loro cilindri solo quando ci sono elezioni e consensi da conquistare.
Ormai tutti scrivono contro la politica, sembriamo una provincia di nati vergini. Che succede?
Succede che l’ANTIPOLITICA è divenuta oramai una moda, un’onda da cavalcare, che se saputa ben interpretare, giocando sulla rabbia legittima di tanti cittadini incazzati con l’intero arco istituzionale, può garantire una facile vittoria alle elezioni. Ricordi la “protesta” dei Forconi di cinque anni fa? Dopo quelle giornate drammatiche alle Regionali di ottobre del 2012 il signor Crocetta si presentò con lo slogan della “Rivoluzione siciliana” che avrebbe operato all’interno del Palazzo se fosse stato eletto presidente della Regione, in più si presentava con l’attestato dell’ANTIMAFIA. Crocetta venne eletto ma nei cinque anni che sono trascorsi non abbiamo visto nessuna traccia della Rivoluzione promessa in campagna elettorale, al contrario abbiamo visto l’attuazione sistematica di una vera e propria politica di Restaurazione del Sistema contro il quale tutti protestano al momento della campagna elettorale ma che poi cercano di mantenere in vita seguendo il famoso principio del famoso romanzo del Gattopardo: “Cambiare per non cambiare nulla”. Guarda che l’ANTIPOLITICA non è nata con Grillo ma ha delle radici storiche ben lontane, se ricordi il Silvio Berlusconi che nel 1994 si presentava come il “nuovo” nato dalle ceneri di un Sistema politico corrotto, degenerato e spazzato via dalle inchieste di Tangentopoli, la Lega Nord di Umberto Bossi del “Roma ladrona” che nell’Aula di Montecitorio sventolava il cappio verso i banchi della DC e del PSI, il MSI di Gianfranco Fini che sventolava i cartelli in piazza con scritto: “DI PIETRO E BORRELLI FATECI SOGNARE” ed infine anche Matteo Renzi ha cercato di accreditarsi come un Antipolitico, il Rottamatore. Tutti costoro una volta andati al governo con i loro sodali più che scardinare hanno cementificato il Sistema diventandone loro stessi parte attiva e ben integrata. Sinceramente a Siracusa le facce che si vedono sulla scena politica sono le stesse che vediamo da almeno trenta e passa anni, magari leggermente invecchiati ma sono sempre le stesse e sinceramente non mi pare che la nostra città o il nostro territorio sia mai stata la “patria dei Masaniello”. La rabbia, il disgusto verso una politica arrogante, spocchiosa, prepotente e clientelare c’è da parte dei cittadini, ma non c’è nessuno che possa sul piano politico vantare di esserne il giusto rappresentante. Il vero partito politico dell’ ANTIPOLITICA è quello dell’ASTENSIONE AL VOTO, voglio vedere quanti elettori effettivamente si recheranno ai seggi il prossimo 5 novembre.
Il sindaco della tua Avola ha fatto un botto elettorale. E’ bravo, bravissimo o cosa?
Il sindaco Cannata, che non ho votato neanche in questa tornata amministrativa, ha vinto per la sua capacità “comunicativa” tra lo stile del Berlusconi prima maniera ed il Renzi che abbiamo visto al governo, proprio da quest’ultimo ha preso l’abitudine di accompagnare i suoi comizi con la proiezione di slide delle “cose fatte”. Immagini accompagnate da una buona “comunicazione” in piazza e una eccellente “macchina di propaganda elettorale” che ha lavorato giorno e notte sui social per ben cinque anni hanno creato attorno al sindaco quel consenso che si è poi manifestato nelle urne con quel risultato “bulgaro”. A questo aggiungerei un altro fattore, non da poco, la mancanza in queste amministrative dello scorso 11 giugno, di personalità politiche in grado di contrastare con validi contenuti programmatici, le slide, i libretti, le foto e gli annunci trionfalistici postati sulle pagine facebook da Cannata e dai suoi sostenitori. Alcuni di questi candidati sindaci in cinque anni non si erano fatti vedere o sentire ad Avola, all’improvviso erano apparsi, non si sa da dove, e in un paio di mesi avevano “scoperto” i mali del paese e dispensavano “soluzioni” a tratti improbabili o dalla difficile attuazione; altri erano stati “alleati” con il sindaco definito come “il migliore sindaco che Avola avesse mai avuto” salvo poi cambiare idea a due mesi dalle elezioni; il PD di Avola poi sembrava essere quello regionale che ancora si chiede su chi debba essere il candidato presidente della regione senza dover passare dalle primarie che per statuto si dovrebbero svolgere ad ogni competizione elettorale. Infine, e questo è il dato che ha decretato la vittoria “bulgara” di Luca Cannata, metti lo spettacolo desolante delle sedie vuote di almeno tre candidati sindaci al confronto pubblico Tv che si è svolto in un clima surreale e hai ottenuto la risposta alla tua domanda. La gente anche se incazzata guarda queste cose e quando vede un dibattito TV con la partecipazione del solo sindaco uscente e di un solo candidato mentre ci sono tre sedie vuote, scusami ma da cittadino avolese mi sentirei offeso e non darei mai il mio voto a chi si sottrae con scuse banali ad un confronto politico dove si discute dell’assetto amministrativo più rispondente alle esigenze degli abitanti da adottare nel paese per i prossimi cinque anni. Ma stiamo scherzando? Ma dove siamo a scuola quando i ragazzi per dispetto ad un compagno considerato “antipatico” lo lasciano seduto da solo nel banco?
Da qualche tuo intervento social sembri diventato grillino..
Assolutamente no, non sono diventato grillino, semmai mi puoi ben definire un “forcone”. La mia sofferenza ed incompatibilità verso l’attuale classe politica di centrodestra, centrosinistra e centro non nasce da ora ma bensì da molto tempo prima che i cinque stelle facessero la loro apparizione sulla scena. Quello che io scrivo contro questa fallimentare classe politica che ci ha ingannati tutti quanti e che ci lascia un paese tra le rovine dell’incertezza per il presente e in una condizione di precarietà, le scrivevo su facebook già 10 anni fa e per questo il mio primo profilo mi venne bloccato perché davo fastidio a qualcuno che preferiva tanto che io tacessi e che mi mettessi in fila magari per elemosinare ciò che la COSTITUZIONE ALL’ART.1 SANCISCE COME UN DIRITTO INALIENABILE PER TUTTI: IL LAVORO. Non ho bisogno né di essere grillino, missino o comunista per protestare contro questo Sistema e rivendicare quelli che sono i DIRITTI.
Un politico che a pelle ti ispira fiducia e un politico che a pelle ti mette di buon umore
Ad oggi non vedo alcun politico in Italia che mi ispiri fiducia o per il quale valga la pena andare a votare e che per il quale si possa ritornare a credere in una politica che fa il bene di tutta la collettività e non di una sola parte o di un determinato “gruppo” di potere. A dirti il vero nessuno degli attuali politici mi mette di buon umore, al contrario, riescono a rovinarmelo con le scempiaggini che gli sento pronunciare in TV o che leggo sui giornali.
Senza rete. Chi vince le Regionali di Novembre e perché?
Il vincitore di queste regionali 2017 sarà il partito dell’Astensione che non si identificherà in nessuno di questi candidati presidenti che poi, se li andiamo a guardare bene, sono gli stessi nomi e le stesse facce di cinque anni fa.
La tua opinione strettamente personale sulla Garozzo Band
Un giudizio certamente negativo il mio su un’amministrazione comunale che ha governato male la città e di cui non se ne sentirà affatto la mancanza se il prossimo anno sarà mandata a casa dai cittadini. Garozzo è il sindaco che in soli cinque anni è riuscito a fare rimpiangere ai siracusani i suoi due predecessori Titti Bufardeci e Roberto Visentin, i quali almeno avevano avuto il grande “merito” di essere più presenti fisicamente nei quartieri di Siracusa e di farsi vedere spesso e continuo tra i cittadini. Garozzo mi è sembrato sempre “assente” sia politicamente che fisicamente dalla città, dai quartieri, dai cittadini, come se tutto il suo tempo trascorso a Palazzo Vermexio sia stato dedicato interamente a risolvere le tante beghe interne in seno al suo partito e a difendersi da attacchi e polemiche. Magari queste polemiche che hanno accompagnato la sua amministrazione lo hanno tenuto, suo malgrado, distante e ad essere percepito poco presente dai suoi cittadini, ma la città di Siracusa in questi cinque anni di amministrazione è come se avesse fatto un passo indietro di almeno ventisette anni. Mi auguro per Siracusa e per il meraviglioso popolo siracusano che amo così tanto che possano ritrovare quella vivacità, dinamicità e vivibilità che l’avevano caratterizzata durante quelle precedenti amministrazioni e che è andata perduta durante questa legislatura.
Tutti parlano di turismo, molti la buttano a caciara ma a Siracusa l’occupazione legata al turismo diminuisce
Appunto, come è possibile che un territorio come quello di Siracusa con la magica Ortigia e con le sue splendide spiagge della Fanusa, Plemmirio, Arenella e Fontane Bianche che hanno registrato una grande affluenza di turisti provenienti da ogni parte del mondo non creino “occupazione”, “posti di lavoro”? Guarda, qualche anno fa l’ex presidente del consiglio Romano Prodi in visita a Siracusa per presentare un suo libro ad una domanda postagli come quella che tu hai fatto a me rispose sconsolato e amareggiato in questo modo: “le risorse pubbliche sono poche occorre puntare sulle iniziative private che promettono tanto”. Ed è questo il cuore del problema, i privati che vogliono investire o che sono animati da spirito di iniziativa e che vorrebbero puntare sulla bellezza di quei luoghi devono essere messi nelle giuste condizioni di poterlo fare e non scoraggiati dalla farraginosa macchina burocratica delle infinite autorizzazioni rilasciate dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, come in una interminabile catena di Sant’Antonio dove il primo dà la colpa all’altro e viceversa. In questo modo come si può pretendere che un privato possa investire sul territorio e che si possano creare posti di lavoro se le condizioni burocratiche non lo permettono per la miopia di una certa politica che parla di successo del turismo solo perché vede Ortigia e le spiagge del siracusano piene di turisti. Ma le strutture per accoglierli dove sono? E quanti ragazzi del territorio potrebbero trovare una occupazione se la politica dell’accoglienza turistica venisse ripensata diversamente, magari come auspicata dal presidente Prodi quando è intervenuto a Siracusa alla presentazione del suo libro.
Una cosa sulla quale sei assolutamente ottimista?
Al momento non c’è nulla che mi renda assolutamente ottimista e poi con le facce che ancora si aggirano sulla scena politica da generali, non contenti di esserlo da anni remoti, come potrei esserlo?