ELENA CALIGIORE: CANI DA TUTELARE E LEGGI DA RISPETTARE
Siracusa e la Sicilia in generale non sono ‘terra di nessuno’. Non è accettabile che Associazioni del Nord nominino persone singole come loro referenti regionali, senza prima avere un gruppo di volontarie che operano sul territorio in maniera concreta e con competenza. Non è accettabile che Associazioni con sedi nelle più lontane regioni e città del Nord, con relazioni scritte fasulle, si iscrivano all’Albo Regionale delle Associazioni di Protezione Animali per poter fare convenzioni con i Comuni ed avere contributi per progetti assolutamente campati in aria! La vicenda del Fusco di Siracusa e quella del Cimitero e del canalone di scolo delle acque dove sono stati trovati e prelevati tre cani da caccia deve essere chiarita in tutti i suoi risvolti. Nessuno è al di sopra della legge, nessuno si può spacciare per esponente di un ente di tutela animali e prelevare dal territorio cani senza farli microchippare a nome del Comune di ritrovamento. I cani sono animali protetti dalla legge e questa deve essere rispettata da TUTTI, associazioni ed enti di tutela compresi. Dopo l’irruzione dei Nas e dell’ASP in contrada Fusco, giorno 22 Agosto, la vicenda si è complicata ulteriormente. Il 30 Agosto al Fusco sono intervenuti nuovamente i Nas e l’ASP. Già prima, il 26 Agosto la ’troupe’ delle tre attrici, le stesse che intervennero al Fusco, con telecamera annessa si sono spostate al Cimitero di Siracusa. Vediamo di informare su quanto accaduto dopo aver letto e sentito chi era presente. Il signor Modicano che lavora al Cimitero pare abbia trovato una cagnetta da caccia di colore nero in un canale di scolo delle acque.
Sono stati chiamati i Vigili Urbani ma invano, questi non sono intervenuti. Il suddetto signore ha chiamato una volontaria e alla fine – col passa parola – sono arrivate le solite ‘tre grazie’, quelle del Fusco. La sceneggiata è cominciata con la telecamera puntata sulla neo rappresentante dell’Associazione IAPL (Iternational Animal Protection League), Ilaria Fagotto, che con tanto di sigaretta in mano ha recitato la parte della disperazione prendendo la cagnetta in braccio e portandola in clinica perché a suo dire questa creatura era gravissima. Nel ruolo di cameraman e speaker la seconda attrice. Altri due cani sono stati recuperati nel canalone in presenza dei Carabinieri e del veterinario dell’ASP e sono stati dati in affido temporaneo alla terza attrice del Fusco che ha immediatamente provveduto a fare un book fotografico e quindi pubblicità per farli adottare. L’indomani la stessa ha dichiarato che i due cani erano stati adottati. In realtà erano stati scaricati in clinica veterinaria ed uno dei due aveva la febbre a 40. A chi chiedeva della sorte dei due cani, rispondeva: “Adottati!!!” Giorno 28 Agosto a chi in FB poneva domande e chiedeva informazioni sui cani del canalone la Fagotto rispondeva che la cucciola era stata dimessa in mattinata e avrebbe continuato la terapia a casa. Insieme alla cucciola la suddetta rappresentante dell’Associazione IAPL ha portato via gli altri due cagnetti da caccia recuperati nel canalone. Riteniamo che abbia in suo possesso anche il cane con la ferita da catena nel collo recuperato a Floridia durante l’ispezione di Nas e dell’ASP, ispezione da lei voluta nel terreno dello stesso anziano che deteneva i cani al Fusco. Il veterinario presente durante l’operazione presso il Cimitero ha inviato comunicazione al Comune di Siracusa sul ritrovamento dei cani. Dal Comune di Siracusa, a sua volta, è stato richiesto che i tre cani recuperati al cimitero venissero microchippati a nome del Comune come prevede la normativa. La signora Fagotto ha portato però via i cani dalla Clinica prima che fossero microchippati promettendo che sarebbe tornata per la microchippatura. Ad oggi, mentre scrivo, risulta che la signora non ha portato i cani per la microchippatura e neanche per un controllo. Ci domandiamo in tanti, ma certe rappresentanti di associazioni si sentono al di sopra della Legge? Possono tranquillamente praticare cure e terapie sostituendosi ai veterinari e ciò su cani di proprietà del Comune? O si deve pensare che costoro ritengono normale il rispetto della Legge soltanto quando vogliono e come vogliono … quindi a loro uso e consumo?
Elena Caligiore