IL COMITATO PARCHI: IL SOLARIUM NETTUNO HA IL PERMESSO DI COSTRUIRE? PAGA GLI ONERI DI URBANIZZAZIONE?
Sul nuovo Solarium, in esercizio in Siracusa, Ortigia, sul bastione Belvedere San Giacomo della ditta Atlantide s.r.l. e per 150 giorni l’anno.
Al Sig. Sindaco, alla Soprintendenza ai BB CC AA di Siracusa, alla Capitaneria di Porto, all’Assessorato al Territorio ed Ambiente, ai Consiglieri Comunali di Siracusa, al Prefetto di Siracusa, agli organi di stampa.
Il nuovo Solarium in Ortigia Belvedere San Giacomo: è un sito di tradizionale balneazione dei siracusani tra le due guerre e sino alla fine degli anni cinquanta, prima dell’assalto alle aree a mare, a Fontane Bianche all’Arenella, prima della devastazione delle coste a Sud della città. Pervengono tuttavia, e nonostante la soddisfazione di molti, preoccupate valutazioni da parte, di ordinari fruitori non residenti, di residenti e perfino di visitatori occasionali, cittadini e stranieri che hanno a cuore il delicato equilibrio di questo centro storico, ‘patrimonio dell’Umanità’.
Se da una parte è unanime l’apprezzamento per la scelta del sito, diverso dall’aggressione perpetrata alla Fonte Aretusa, compatibile a tale installazione e rispondente ad una tradizionale struttura del Centro Storico di Ortigia a servizio della balneazione e del corretto uso della risorsa ‘mare’, tuttavia, tenuto, conto delle sue dimensioni, di un grande corpo di struttura per alloggiamento di servizi, e del visibile investimento imprenditoriale per la sua realizzazione, si sollevano crescenti timori che avviato in esercizio, per la durata della concessione di 150 giorni, lo stesso, tenuto conto della difficoltà delle amministrazioni che governano il territorio, non si limiterà ad offrire alla cittadinanza ed agli avventori soltanto servizi elioterapici e balneari, ma sarà ulteriore fonte di disturbo notturno,carico urbanistico, di esposizione della quiete pubblica, per i visitatori ed i turisti che verranno a risiedere nel centro storico, per la prevedibile pressione antropica ed urbanistica della struttura, per il numero elevato di potenziali fruitori, che ovviamento auguriamo all’impresa, e a condizione che non si converta in violazione delle reciproche libertà.
Inutile ricordare che già il Belvedere San Giacomo ad Ortigia è luogo congestionato di traffico, di parcheggi fitti di auto; quella Piazza a mare più volte è stata rivendicata alla pedonalizzazione dalle parti più avvedute e lungimiranti della città, più volte invece ne abbiamo visto la svendita a parcheggio. Cosa succederà a Solarium in esercizio? La pressione balneare, lo sappiamo, è la più disordinata e la più fitta. Ci domandiamo, ed abbiamo domandato, alle autorità in indirizzo, quali parcheggi, quali servizi, quali misure per contenere la prevedibile affluenza di fruitori? Nelle ore notturne il Solarium di Fonte Aretuusa, il Bar ‘impronunciabile’ della Marina continuano indisturbati a violare quiete pubblica, privacy e bellezza di quei luoghi, sarà la stessa pratica al Belvedere San Giacomo?
Abbiamo domandato, e ripetiamo la domanda urgente alle autorità affinchè venga reso noto a quali condizioni la Soprintendenza ai BB AA CC di Siracusa, ha rilasciato nulla osta di compatibilità architettonica e paesaggistica all’insediamento e con quali prescrizioni a garanzia della importanza paesaggistica e monumnentale del sito.
Il Comune di Siracusa, Settore Centro Storico, tenuto conto dell’evidente aumento di carico urbanistico ha ritenuto di prevedere per tale struttura il permesso a costruire? in considerazione (si confronti da ultimo la sentenza del TAR SICILIA – PALERMO, SEZ. II – sentenza 9 agosto 2016 n. 2038 ) che la necessità del titolo edilizio riguarda tutte le strutture destinate alla attività stagionale che, seppure non infisse al suolo, ma solo aderenti in modo stabile, sono destinate ad una utilizzazione perdurante nel tempo, anche se intervallate da pause stagionali (V. anche TAR Marche, 26 novembre 2015, n. 862; Tar Liguria, 27 gennaio 2009, n.119; TAR Puglia -Lecce, Sez. I, 7 luglio 2005, n. 3650; TAR Veneto, sez. II, 10 luglio 2003, n. 3691; Tar Marche, 18 aprile 1985, n.118)?
Il Comune di Siracusa, Settore Centro Storico ha previsto ed in che misura, di richiedere per tale insediamento balneare gli oneri di urbanizzazione? Attendiamo ancora che ci risponda se li paga l’altro Solarium ben più invasivo alla Fonte Aretusa.
E’ noto che gli oneri di urbanizzazione trattandosi di corrispettivo di diritto pubblico di natura non tributaria, sono posti a carico del privato a titolo di partecipazione dei costi delle opere di urbanizzazione “in proporzione” all’insieme dei benefici che la nuova costruzione o opera ne trae (Cfr. Cons. Stato, Sez. V, n. 4326 del 2013). E’ noto che ai fini dell’insorgenza dell’obbligo di corresponsione degli oneri concessori, è rilevante il verificarsi di un maggior carico urbanistico in quanto viene mutata la realtà strutturale della fruibilità urbanistica del sito, con la necessità di una oggettiva rivalutazione dell’aggiuntivo carico socio-economico, che l’attività comporta.
Il Comune di Siracusa, Settore Centro Storico in che misura ha limitato l’esercizio del sito ai fini della balneazione e della elioterapia, e quindi con funzione esclusivamente diurna, con quali precise garanzie per il mantenimento della viabilità urbana, del rispetto del sito, della quiete pubblica, al fine di garantire l’ordinaria vivibilità urbana dei fruitori delle aree costiere e dei numerosi residenti le aree interessate e limitrofe e la dignità monumentale e paesaggistica del sito?
Il Comitato suggerisce all’Amministrazione Comunale, tenuto conto del moltiplicarsi di tali interventi, di adottare con urgenza ai sensi dell’art.9 recente D.L. 20 febbraio 2017 n.14 (misure urgenti in materia di sicurezza delle città), con atto consiliare la previsione nel proprio regolamento di Polizia Urbana la espressa individuazione di questa area Belvedere San Giacomo, Lungomari di levante e aree portuali, quale luoghi della “cultura interessati da consistente flusso turistico”, qualificandole di particolare necessità di tutela, ponendo in essere anche una revisione urgente delle licenze commerciali rilasciate, in collaborazione con la Prefettura e la Questura di Siracusa.
La Capitaneria di Porto Ufficio Demanio e l’Assessorato al Territorio ed Ambiente, che per questi solarium spiccano per reticenza, rendano pubblica, come di dovere, oltre che la Concessione Demaniale rilasciata portante il n. 352/2008 del 10 settembre 2008, e cioè di ben nove anni fa!, il rapporto istruttorio favorevole all’insediamento, la sua motivazione e le prescrizioni scaturenti dalle norme del vincolo paesaggistico di Ortigia, dalle prescrizioni di PPO, del Piano Paesistico e del vigente Piano di Gestione Unesco, e così da far comprendere alla città se ha valutato quanto l’art. 36 Cod. Nav. gli impone, e cioè ‘la compatibilità con le esigenze di pubblico uso’,e cioè l’interesse pubblico che il bene non sia sottratto al suo normale uso generale.
Poiché per l’altro Solarium sul porto, tutto ciò è avvenuto con grande superficialità e leggerezza, invitiamo nuovamente Capitaneria ed Assessorato di considerare e valutare, come è loro obbligo istituzionale, tutti gli interessi pubblici specifici che interferiscono sull’uso individuale a base della richiesta di concessione”.
Inutile ricordare che la concessione di beni comuni è ancora nel nostro ordinamento connsiderata eccezionale, e “deve essere del tutto compatibile con l’intero spettro delle esigenze pubblicistiche gravanti sul territorio in cui ricade l’area oggetto della richiesta ” (Cons. St., sez. VI, 3 febbraio 2009, n. 572).
Siamo fiduciosi che tali preoccupazioni si dissolveranno e che le ripetute assicurazioni di buona gestione e di pacifica convivenza con la città saranno mantenute, riteniamo che la struttura, nonostante le obiettive esagerate dimensioni, arricchisca il sito e ne restituisce alla fine un pezzo di identità, e tuttavia nell’interesse collettivo, in carenza di una amministrazione capace di governo di questo fenomeno di economie deregolate, manteniamo viva la nostra attenzione.
Per il Comitato Parchi
Giuseppe Ansaldi
Corrado V. Giuliano