Politica

I GIOVANI SIRACUSANI EMIGRANO IN MASSA E CHI AMMINISTRA FA FINTA DI NULLA

Domenico Di Stefano, al momento dell’elezione di Garozzo scrivesti di vecchia politica e di elezione legata ai voti di Gianni e Prestigiacomo. Oggi quattro anni dopo …

Chi segue le vicende della nostra città ricorderà certamente che l’elezione di Giancarlo Garozzo a Primo Cittadino di Siracusa è stata conseguita con il risultato a lui favorevole del ballottaggio del 23 e 24 Giugno 2013. Si ricorderà che allora l’affluenza alle urne è stata molto bassa. Appena il 35% circa degli aventi diritto si è recato ai seggi elettorali e poco più del 50% dei voti di quel 35% ha premiato Garozzo rispetto a Paolo Ezechia Reale. A sostegno di Garozzo ‘aiutini’ di varia matrice !!! Per esempio è stata ribadita più volte dall’allora On. Pippo Gianni la richiesta da lui accettata di un sostegno ed una alleanza politico-amministrativa del Centro Democratico a favore del candidato sindaco Garozzo. Era ‘vecchia politica’? Era ‘politica avariata’? In ogni caso, fuori da queste considerazioni, oggi registriamo gli effetti disastrosi della fallimentare (dis)amministrazione garozziana.

Dal 90° posto per la qualità della vita siamo scesi al 98mo posto.

Siracusa è posizionata agli ultimi posti di ogni classifica comparativa. Si resta increduli di fronte alla incapacità dei nostri amministratori di invertire la tendenza. I numerosi parametri di valutazione della “Qualità della Vita” riguardano Affari, Lavoro, Innovazione, Cultura, Tempo libero, Ambiente, Servizi, eccetera. Parametri che, riferiti a Siracusa, già noi verifichiamo come molto negativi senza attendere la pubblicazione di fine anno. Come rispondono Garozzo e Co. a questo vergognoso ‘quadro’ dopo ben quattro anni delle loro (dis)amministrazione? Con il nulla diviso due!

Ricordi lo slogan ‘straordinariamente lontano dai partiti”?

Me lo ricordo certamente. Nel 2013 mi sono avvicinato al movimento “Pronti al Cambiamento” ritenendolo genuino, fuori da ogni inciucio, pronto a contribuire a realizzare il cambiamento tanto necessario alla nostra città. Mi sono accorto troppo tardi, insieme ad altri, come me, vittime innocenti della cialtroneria e furfanteria di alcuni piccoli ‘giuda’ , che lo slogan era semplicemente un inganno. La scelta di quel movimento di appoggiare Garozzo (quindi il Partito Democratico) al ballottaggio in cambio di un breve assessorato, è stato un tradimento indegno.

Il PD siracusano man mano che perde posizioni diventa sempre più aggressivo. Cos’è una reazione fisiologica?

Nelle recenti elezioni amministrative il Pd è uscito sconfitto a Piacenza, a Pistoia, a La Spezia, a Sesto San Giovanni. Il centrodestra ha conquistato città che fino a ieri avevano un sindaco di centrosinistra, di varia estrazione: Genova, Alessandria, Asti, Como, Lodi, Monza, Rieti, L’Aquila e Oristano. Ovviamente secondo la vecchia maniera di valutare avvenimenti e numeri tutti alla fine ritengono di avere vinto. Nella nostra provincia il PD ha perso a Floridia: il nuovo sindaco è Gianni Limoli che al ballottaggio ha conquistato il 59,04 % dei consensi superando nettamente il sindaco uscente Orazio Scalorino. Il PD perdente diventa sempre più aggressivo? E’ un evidente segno di debolezza. Prossimo appuntamento importante le Regionali di Novembre.

Garozzo ha fin qui avuto 26 assessori e probabilmente arriverà a quota 30. Perchè?

Ci sono ‘cambiali’ in scadenza. Piccoli contentini del gioco politico lontano anni luce dalle esigenze vere numerose della gente.

Aumentano gli esercizi commerciali che chiudono. Fuori da Ortigia è un mortorio. Certe volte abbiamo l’impressione che chi amministra non giri mai per la città. In caso contrario ci troveremmo di fronte ad un nullismo e ad un cinismo senza limiti.

Molte attività commerciali in città e nei centri commerciali hanno abbassato definitivamente la saracinesca. Pullulano invece numerosissime attività di abusivi in ogni strada ed angolo di Siracusa. Senza nessun controllo! L’amministrazione in questo caso ha deciso di chiudere un occhio o tutti e due gli occhi? Interi quartieri sono dimenticati da Garozzo e Co. Persino Corso Gelone di sera sembra in stato di coprifuoco. Con l’eccezione delle Rappresentazioni Classiche la città non offre nulla di significativo valore: non Grandi Mostre, Grandi Eventi, Grandi Spettacoli. Certamente Garozzo e Soci si muovono in città in elicottero e assistono agli spettacoli al Teatro Antico di Taormina e all’Arena di Verona.

I nostri giovani ormai emigrano quasi in massa. Siracusa per la verità non fa molto per trattenerli.

In questi giorni si stanno svolgendo gli Esami di Maturità. A breve molti dei nuovi diplomati lasceranno Siracusa per diventare studenti fuorisede nelle università del Centro e del Nord. Molti di questi conseguita la laurea toccheranno con mano che il titolo da loro tanto sudato e tanto impegnativo per le finanze delle loro famiglie non servirà a nulla nella nostra città e regione. Alcuni accetteranno di essere ‘praticanti’ negli studi di avvocati, ingegneri, architetti a stipendio ZERO, almeno per qualche tempo. Altri sceglieranno di lasciare definitivamente la città natia e persino il nostro Belpaese. Da tempo c’è una emigrazione di massa del tutto ignorata da chi amministra e governa.

Il 5 novembre si vota per le regionali

Come in altre elezioni ormai la gente ha perso fiducia nella ‘politica’. A Novembre ci sarà ancora una volta una forte astensione dal voto. Non si può chiedere ai cittadini di entusiasmarsi per qualcosa che li ha delusi profondamente. Non ci sono punti di riferimento certi. Anche l’onda favorevole per certi versi al Movimento5Stelle sembra aver perso la carica dirompente di qualche mese fa, come si è registrato alle recenti Amministrative.

Stiamo diventando una città di vecchi a cui mancano i nipoti visto che nascono sempre meno bambini.

Il tempo delle famiglie con tre o quattro e più bambini appartiene al lontano passato. Il fenomeno delle ‘culle vuote’ dipende da una serie complessa di fattori. Tra questi non si possono non evidenziare alcuni: la mancanza di una efficace politica per i giovani, la carenza dei servizi pubblici utili alla famiglia, le condizioni di precarietà del lavoro, l’incertezza del futuro. Godiamoci, ove possibile, l’opportunità fortunata di avere dei preziosi nipotini da aiutare nella loro crescita.

Una annotazione di ottimismo?

Alla prossima intervista, se vuole, Direttore.