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EZECHIA PAOLO REALE: LA STORIA DI QUESTI QUATTRO ANNI DIMOSTRA CHE NON HA AVUTO RAGIONE CHI HA VOTATO GAROZZO-PD-FORZA ITALIA E CENTRISTI VARI

Ezechia Paolo Reale. Siracusa città luglio 2017, una considerazione di carattere generale, come siamo messi?

Molto peggio di come saremmo stati con un’amministrazione capace di amministrare e programmare. Ma Siracusa è sempre meravigliosa e non è mai troppo tardi.

La sanità a Siracusa. Hai fatto personalmente qualcosa, ma l’Umberto I° è in degrado con medici spesso litigiosi e autoreferenziali. Il nuovo ospedale poi cos’è, una favola innocente per bambini deficienti?

C’è la consueta disattenzione verso i temi come quello della sanità di competenza regionale o come quello dell’ambiente di competenza anche provinciale. Ed è sbagliato. Il rappresentante dei cittadini deve occuparsi dei loro problemi. Per lui non esiste il facile “non è di mia competenza”. Parafrasando una nota pubblicità “se riguarda i cittadini riguarda il Sindaco”. Per il nuovo ospedale si attende ancora che qualcuno abbia il coraggio di scegliere, senza aspettare di poter piazzare affari e senza temere critiche che non mancheranno in ogni caso. Capisco che politicamente è una scelta scomoda perché la fai tu e ti attiri le critiche e tra anni quando sorgerà il nuovo ospedale altri ne prenderanno meriti. Ma proprio per questo cercasi amministratori coraggiosi che antepongano il bene pubblico futuro all’interesse personale contingente.

Al calar del sole corso Gelone sembra un capannone abbandonato dell’Expo, piazza Santa Lucia sembra una struttura sopravvissuta a un sisma. Viale Zecchino è sempre più brutto e sporco, come Santa Panagia e Scala Greca, e la Mazzarona. Un abitante di queste periferie perché dovrebbe andare a votare alle amministrative del 2018?

Se non ha votato nel 2013  la colpa di aver scelto un’amministrazione Ortigiadipendente è anche sua. Quando ha scelto di andare a mare, anziché votare,doveva mettere in conto che le scelte degli altri potevano incidere profondamente sulla sua vita di ogni giorno per i successivi 5 anni. Se ha votato nel 2013 oggi è ancora più chiaro per tutti dove albergano gli assetti di potere consolidati che soffocano la città e dove può trovare speranza la doverosa attenzione che va riservata ad ogni parte della città . E deve quindi tornare a votare,  ma scegliendo con maggiore consapevolezza chi può realmente essere un buon rappresentante degli interessi di tutti.

Sei un uomo di legge e sei partecipe degli sprechi denunziati dal movimento di cui sei leader. Ma basta la denuncia stampa? Per negligenza amministrativa al Vermexio hanno perso dozzine di milioni, basta l’indignazione giornalistica?

La politica, in questo caso l’opposizione,  ha quel compito. Richiamare l’attenzione su ciò che non funziona nella speranza che chi detiene il potere vi ponga rimedio, non che sia punito per le sue inadempienze. Non sono né un pubblico ministero né un componente della Corte dei Conti né dell’autorità anticorruzione né dell’assessorato enti locali. I poteri di controllo ed intervento che tu evochi nella tua domanda si trovano li. Io non faccio confusione di ruoli. Per me la sanzione che merita un amministratore incapace è quella che trova nelle urne. Non dovrebbe essere lo stesso per chi opera negli organi di controllo che, al contrario, dovrebbe restare indifferente rispetto alle dinamiche politiche.

L’impressione è che la politica sia riuscita a mettere il bavaglio alla giustizia. L’impressione è che il governo renziano sia intervenuto pesantemente sulle indagini che riguardano Siracusa. E’ anche la tua impressione?

Questa è l’impressione che ha dato il Sindaco nei suoi numerosi interventi pubblici su vicende oramai molto note ed è per questo che moltissimi lo pensano, anche se non hanno i dati corretti per valutare pienamente il problema. Io mi limito a convenire con quanto detto dal Procuratore Generale di Catania. Gravi ritardi su indagini politiche, che hanno avuto grande clamore mediatico, sono sempre un male. Ed aggiungerei che non ci si mostra equanimi quando si persegue tutti o nessuno: così ci si mostra al meglio timorosi ed al peggio interessati.  Essere equanimi significa perseguire solo ciò che merita di esserlo senza guardare i risvolti politici del proprio agire. Oggi la Procura della Repubblica è gravemente ferita nella propria immagine e questo non le fa certo bene. Ma complessivamente anche se singoli magistrati possono subire il condizionamento psicologico che queste ferite inevitabilmente comporta, le istituzioni nel loro complesso meritano fiducia e sostegno.

Nel merito. Mesi addietro ci sono state due conferenze stampa del consigliere Simona Princiotta che ha denunciato fatto gravissimi su politici, magistrati, avvocati etc. E’ normale che non succeda nulla, che non ci sia nessun riscontro?

Su singole questioni che hanno risvolti propriamente giudiziari e non politici non prendo mai posizione. In parte trovi già la mia posizione nelle risposte precedenti.

I deputati regionali siracusani si ripresenteranno a novembre per rientrare all’Ars. Certo, decideranno gli elettori, ma il giudizio politico qual è?

Decideranno gli elettori. Appunto. Difficile dare valutazioni sull’operato dei singoli. Sul complesso delle attività purtroppo la valutazione è quasi unanime. Una legislatura molto infelice e da un certo momento in poi, con l’irrompere dei partiti e del governo nazionale nella gestione delle decisioni, certamente dannosa. Meritiamo di meglio. Una rivoluzione abortita, direi.

Stesso discorso per i deputati nazionali siracusani. Più che per l’essenza si sono distinti per la loro assenza. O no?

Vedi sopra. Con la variante che la rivoluzione abortita è quella di Renzi e non quella di Crocetta. Ma ti ricordo quante speranze ed entusiasmi entrambi erano stati capaci di suscitare nei loro inizi.

Qual è il progetto politico di Progetto Siracusa per le Regionali, le Nazionali, le Amministrative?

Progetto Siracusa è un movimento civico inclusivo che guarda alle amministrative e che certamente presenterà la propria lista, che alle ultime elezioni ha avuto un grande successo, ed un proprio candidato Sindaco capace di trovare consensi ampi ed autorevoli, ma anche riconoscibile come proprio rappresentante da tutte le fasce sociali e da tutti i corpi intermedi. Riproporremo il sogno di una città non divisa in bande ma unita per raggiungere interessi comuni. Continueremo a volare alto. Per le altre elezioni il discorso può variare perché come è naturale per ogni forza civica non devono necessariamente essere condivisi anche i percorsi politici sovracomunali. Indubbiamente parteciperemo molto attivamente ad entrambe le competizioni, regionali e nazionali,  perché la nostra parola d’ordine è partecipare alla vita democratica, portare avanti le competenze ed i meriti e mandare via dalle istituzioni i parassiti e gli incompetenti che oggi, anche se non in via esclusiva, certamente vi si annidano.

So che hai rifiutato un posto da deputato con Noi per Salvini. Quindi? Cosa farai da Grande? Il deputato, il sindaco?       

Io non sono più un ragazzino. E posso quindi tranquillamente tenere a bada ogni ambizione anche perché la vita personale e professionale mi offre motivi di grande soddisfazione. Certo, continuo ad avere e credo che avrò sempre la voglia di mettere le mie esperienze e le mie conoscenze al servizio di un interesse più ampio e più bello di quello esclusivamente personale. Ma certo non passo la vita a pianificare come fare qualcosa o diventare  qualcuno. Lo sai già, tra i miei difetti il più rimproverato è la presunzione. Io sento già oggi di essere qualcuno e di avere fatto e di fare ancora più di qualcosa. Provare ad essere eletti Sindaco o deputato nella mia ottica si fa non quando conviene a te, ma quando capisci che può essere conveniente per la collettività (come vedi torna la presunzione). Nel 2013 ho provato proprio perché avevo chiara la sensazione che la città si stava per consegnare ad un momento difficile che i militanti di partito non avrebbero saputo e potuto risolvere. Oltre 16.000 persone l’hanno pensato insieme a me, ma non è stato sufficiente. La storia di questi ultimi quattro anni ci dice però che forse ad avere ragione non sono stati i 18.000 che hanno votato Garozzo e l’accordo PD Forza Italia condito da partiti di centro vari.