QUESTI TRE PREFERISCONO I CAMERIERI ALLE TESTE PENSANTI
Riflessioni (a buon mercato e politicamente scorrette) sulla legge elettorale.
Trovo estremamente preoccupante la scelta delle forze politiche italiane di persistere nell’adozione di un sistema elettorale che prevede le cd. liste bloccate, seppur accompagnate (rectius, mascherate) dai collegi uninominali.
Si rischia – ancora una volta – che in parlamento siano “eletti” soggetti che non rappresentano i territori, fedeli al leader del momento e pronti a vendersi a buon mercato a chiunque detenga il potere (d’altronde, non saranno mai chiamati a rispondere delle loro scelte davanti al corpo elettorale).
La cosa che mi inquieta di più è che – a parole – tutti i partiti invocano le preferenze e rigettano l’idea dei “nominati”. Epperò, poi, l’accordo lo trovano su un sistema che sembra idoneo a garantire a tutti i partiti (quantomeno a quelli di una certa dimensione) una discreta quota di nomine. Così tanti degli attuali deputati (eletti senza un voto con la legge porcata) potranno sperare in un “posto in paradiso”, mentre i capi ed i capetti dei vari partiti potranno piazzare amici, amanti (uomo/donna/bisex) e lacché vari.
Perchè in fondo, diciamolo, quasi tutti i potenti (di qualunque colore politico) hanno sempre paura di perdere il potere; preferiscono i camerieri alle teste pensanti; si attorniano di uomini deboli e ricattabili (salvo poi scoprirli ricattatori); ed hanno paura di chi ha idee, forza e consenso popolare.
Agatino Lanzafame
consigliere comunale a Catania