GAROZZO NON FA IL BANDO, MA IL CENTRO DI ACCOGLIENZA DELL’UMBERTO I° RIAPRE. CI SONO 60 MINORI: IL COMUNE DA’ PARERE FAVOREVOLE l’1 MARZO E LA REGIONE AUTORIZZA IL 10 MARZO. E MANCA ANCHE L’ISCRIZIONE ALL’ALBO…
All’improvviso ritorna a funzionare il centro di accoglienza dell’Umberto I°, ma funziona senza che il Comune abbia fatto un bando trasparente, a nostro avviso necessario dopo la chiusura traumatica del Centro per frodi varie dei precedenti gestori. Ritorna a funzionare grazie ad un decreto firmato da un funzionario della Regione che deve essere una eccezione rispetto ai tradizionali tempi lunghi regionali. Pensate che il Comune dà il suo parere l’uno marzo di quest’anno e il decreto della Regione arriva il 10 marzo. Tutto in nove giorni. Roba da farlo sapere con cartellone promozionale in tutta Europa: ammirate tutti la burocrazia della Regione Sicilia che in appena 9 giorni autorizza il funzionamento di un centro di prima accoglienza per minori. Non solo, ma la Regione autorizza il funzionamento nonostante l’ente che oggi gestisce non sia iscritto all’apposito albo regionale giusta legge 22 del 1986. Insomma, niente bando trasparente, addirittura nuovo ente gestore senza i requisiti di legge, insomma che c’è qualcosa che non va lo dicono le carte stesse.
Il 13 maggio 2016 scriveva Siracusa News: Chiuso con decreto prefettizio il centro di accoglienza per migranti Umberto I di Siracusa. La Prefettura ha riscontrato gravi irregolarità nella gestione del centro e – sentito il Ministero dell’Interno – disposto la chiusura definitiva a partire da domenica, ma passando dalla struttura alla Pizzuta appare chiaro come sia già vuoto e privo di migranti. Intanto, infatti, si è proceduto al trasferimento di tutti gli ospiti in altre sedi. Il centro di prima accoglienza Umberto I, gestito dalla cooperativa Clean Services, era stata allestito per accogliere gli stranieri cui fornire le prime cure mediche, “schedarli” e smistarli verso altri centri. Il 26 luglio 2013 era stato firmato proprio in Prefettura con Emergency e i partner istituzionali (Asp, Comune e Iacp) il Protocollo d’intesa relativo all’attivazione dell’ambulatorio mobile messo a disposizione dalla Ong per offrire cure gratuite e servizi di mediazione linguistica e culturale ai migranti ospitati”.
Ma nei fatti l’ex ospizio Umberto I°, poi centro di accoglienza, non ha mai chiuso, anzi è rimasto chiuso solo per qualche mese? E’ la domanda che facciamo ad un addetto ai lavori che ci ha chiesto di restare anonimo
Esatto, è rimasto chiuso per poco, dopo è stato trovato l’escamotage. Dopo l’evasione fiscale fatta dalla coop che lo gestiva, fu decisa la chiusura, c’è anche un decreto prefettizio (quello di cui parla l’articolo qui sopra) che lo stabilisce. Eppure..
Eppure cosa?
Eppure non ha chiuso per molto, ha diversificato. Insomma, è diventato un’altra cosa.
Spiegare con chiarezza prego?
I due che gestivano la precedente struttura si sono separati. Uno è andato a gestire una struttura a Priolo, l’altro è rimasto di fatto all’Umberto I°..
Più chiaro ancora?
L’Umberto I° è adesso un ipab, con un consiglio di amministrazione e un presidente di cda.
Ma cos’è questo Ipab?
Gli Ipab sono istituti di beneficenza regionali, li controlla il comune dove risiede la struttura in questo caso il comune di Siracusa.
Ma il Comune dopo il sequestro e il decreto di chiusura del Prefetto, anche per fare un Ipab non doveva fare un bando?
Doveva, ma così non è stato.
Ipab? Di quanti migranti parliamo? Di quanti soldi? Il Comune può autorizzare senza bando?
Dopo la chiusura, a mio parere, il comune era obbligato a fare il bando. Il centro Umberto I prima gestiva adulti ora invece minori. Esattamente sessanta minori.
Ma si parla di un cda, di una struttura collaudata insomma. Come è nata dall’oggi al domani?
In sostanza dopo essere stati colpiti dal decreto di chiusura ci sono stati contatti con una struttura non siracusana.
Allora, se abbiamo capito bene, il centro di accoglienza dell’Umberto I° in via Canonico Concetto Barreca 7 è stato chiuso a maggio 2016 dal prefetto. Ma di fatto è stato chiuso solo per qualche mese per essere riaperto (vedi foto della struttura e stralci del decreto qui sopra) ai primi di aprile di quest’anno. Non c’è stato nessun bando nonostante dopo la chiusura per violazioni fiscali e chissà quante altre irregolarità con la menzione di merito nell’inchiesta mafia capitale, tutti si aspettassero che il Comune di Siracusa e quindi la Giunta Garozzo facessero un regolare bando per assegnare la struttura in maniera trasparente, sempre ammesso che questa struttura dovesse restare un centro di accoglienza. Il Comune invece
ha preferito percorrere altre strade. Di più, il Comune ha dato il suo parere evidentemente favorevole e lo ha dato ad una struttura che ha sede a Caltagirone, ma che all’Umberto I° sarebbe di fatto gestita con una presunta intesa con l’ex gestore della struttura chiusa con decreto prefettizio a maggio 2016. Anche l’Asp di Siracusa ha dato il suo nulla osta da un punto di vista igienico sanitario e il dirigente dell’assessorato regionale alla famiglia ha dato infine la sua autorizzazione al funzionamento.
Il tutto con una velocità almeno sospetta visti gli abituali tempi di Regione e Comune e in gran segreto, come se si trattasse di una loggia massonica e non di una pubblica struttura d’accoglienza. Troppe zone d’ombra ed è bene che si faccia chiarezza, nell’interesse della trasparenza, dei minori accolti e anche a tutela di chi opera in questo settore seguendo correttamente tutte le regole.