ESPOSTO DI LEGAMBIENTE: EMERGENZA A MAGNISI
Esposto del Circolo Anatroccolo di Legambiente al Ministero per l’Ambiente Roma, al Presidente della Regione Sicilia,
All’Assessorato reg. al Territorio ed Ambiente Palermo, al Prefetto di Siracusa, al Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, al sindaco di Priolo,
All’Arpa di Siracusa e alla Procura della Repubblica di Siracusa. Ecco il testo:
Come è ormai noto a tutti la situazione dell’area industriale Augusta Priolo Melilli è grave al punto che è divenuta un SIN. sito di interesse Nazionale per l’eccessiva presenza di aree contaminate interne ed esterne gli stabilimenti industriali ad alto Rischio di crisi ambientale.
Una vera emergenza ambientale che avrebbe bisogno, ormai da molti anni, di interventi urgenti di risanamento e bonifica,ma che ad oggi è stato solo un susseguirsi di annunci e proclami da parte degli organi competenti ed istituzionali, senza alcun risultato.
Uno dei tanti interventi previsto dopo la denuncia di Legambiente di oltre 15 anni fa ed inserita nel piano delle bonifiche è l’area antistante il vecchi rudere e/o Ecomostro dell’ESPESI , sull’istmo della penisola di Magnisi, in territorio del comune di Priolo.
Dopo anni di attese , nel febbraio del 2006 a cura di Sviluppo Italia Aree produttive SPA, fu consegnato all’impresa TESECO SPA un appalto per la messa in sicurezza del sito “Versante Thapsos” “Penisola Magnisi “ comune di Priolo Gargallo per un importo di Euro .14.926.855,00, un intervento che doveva essere concluso in 450 gg.
A tutto ciò purtroppo siamo ormai abituati perché ci è stato detto che i fondi sono insufficienti,che il progetto deve essere aggiornato e che alcune tipologie di rifiuto devono essere classificate diversamente.
Tutto bloccato allora e quindi se le bonifiche del SIN, Priolo dovranno avere questo iter possiamo anche dimenticarcene.
Il fatto ancor più grave ed inquietante che dalla bonifica appena accennata ne è venuta fuori un’altra emergenza che è stata evidenziata nei mesi passati da eventi metereologici e cioè dai grossi cumuli di cenere di pirite riportate alla luce dal cantiere aperto e contennenti tra l’altro (“Arsenico,Piombo ed altri metalli pesanti etc….) anche se in passato dopo numerose proteste erano state coperte da teloni oggi gli stessi teli sono rotti in più punti e la situazione è fortemente precaria.
Inoltre,con l’avvicinarsi della stagione balneare i cumuli non coperti in particolari giornate ventose ,potrebbe creare problemi seri alla salute pubblica, con probabile ed ulteriore contaminazione della zona interessata.
Chiediamo pertanto agli organi interessati di:
Riavvio urgente del cantiere al fine di portare al termine la bonifica dell’area Magnisi, già iniziata con notevole impegno di spesa e non ancora ultimata.
Copertura urgente dei grossi cumuli di cenere di Pirite al fine di evitare contaminazione esterna al sito da bonificare e verifica della responsabilità dell’impresa appaltatrice che non ha provveduto alla messa in sicurezza stabile dei cumuli di cenere di Pirite.
Allontanamento del pascolo di mucche intorno al sito contaminato.
Verifica ed analisi puntuale dell’area intorno al sito, con particolare riferimento alla zona di balneazione , al sito archeologico di Thapsos.
Quanto sopra al fine di una urgente salvaguardia del territorio e della salute pubblica.
LEGAMBIENTE
Pippo Giaquinta