IL NIPOTE DELLA REIMANN IN VISITA ALLA VILLA ABBANDONATA DALLA GAROZZO BAND
UNO STRALCIO DELLA LETTERA APERTA DI MARCELLO LO IACONO AL NIPOTE DI CHRISTIANE REIMANN, DOMANI L’EDIZIONE INTEGRALE:
Caro Henrik Grill, spero abbia fatto un buon ritorno e portato con te le immagini di Siracusa e della “tua” Villa Reimann. Immagino le bellissime sensazioni che hai provato tu, figlio della cugina prediletta di Christiane Reimann, quando giorni fa hai varcato quel cancello sbrecciato della Villa.
Probabilmente hai stentato parecchio a riconoscerla dopo tanto tempo; non ti è sembrato familiare nemmeno quella caricatura di muro di cinta a chiazze che racchiude il giardino dei tuoi ricordi di ragazzo.
Ricordi incancellabili che ti sei portato dentro e con cui hai convissuto fino a quando sei tornato a rivedere, dopo tanti anni, Villa Reimann con i suoi angoli a te tanto cari.
Non ti sei ritrovato in quel lungo viale d’ingresso con ai lati il roseto che sta appassendo, non ricevendo acqua da tanti mesi a causa della mancanza di energia elettrica, così come non hai riconosciuto la Villa al buio, visitata alla debole luce prodotta dai cellulari; non ti sei ritrovato in quelle panchine di pietra distrutte, tra i marmi bianchi divelti e quelle colonnine spezzate le cui modanature sono scomparse insieme ai tuoi e ai nostri ricordi. La scala d’ingresso l’hai trovata devastata dai balordi nostrani e il prospetto della Villa privo delle persiane crollate al suolo per la noncuranza dei nostri Amministratori.