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CONCLUSE LE LEZIONI PER FAR CONOSCERE AI GIOVANI LA NOSTRA STORIA MODERNA

Si sono concluse anche per quest’anno le visite didattiche presso le scuole di Siracusa, organizzate dall’Associazione Culturale Storica “Lamba Doria”. Il progetto, nato nel 2011, si propone di attirare l’attenzione dei ragazzi su quanto avvenne a Siracusa nel 1943 con il famoso “Sbarco in Sicilia” degli angloamericani. L’argomento è tutt’altro che scontato, visto che ancora oggi dopo oltre settant’anni le lacune conoscitive sono enormi, basti dire che non è ancora noto l’elenco completo dei circa mille ragazzi italiani morti nella nostra zona, di cui la Lamba Doria sta effettuando il censimento.

Le “Lezioni di Storia” della Lamba Doria sono nate per creare tra i ragazzi la passione e l’interesse per ciò che vedono tutti i giorni, senza sapere cosa sia. Ad esempio la palazzina Ala Littoria dell’idroscalo, la Stazione Marittima (oggi Capitaneria) o il Foro Vittorio Emanuele, fino ad arrivare ai luoghi dei combattimenti che attraversano ogni volta che vanno a fare il bagno d’estate o che vanno in … pizzeria. Parliamo del Ponte Grande sull’Anapo (davanti al Dafne), dove sono morti centinaia  di ragazzi di cui non sappiamo nulla, del Plemmirio con le battaglie alla Batteria di cannoni Lamba Doria (che dà il nome all’Associazione) ed alle altre batterie assaltate dal mare e dal cielo dai migliori soldati di Montgomery (aliantisti e paracadutisti). Per passare poi a Torre Ognina dove gli italiani furono bruciati coi lanciafiamme, Torre Cuba sede del più importante aeroporto angloamericano in Sicilia (infatti proprio lì, nella limitrofa S. Michele, fu firmato l’Armistizio), per chiudere con la spiaggia di Fontane Bianche dove avvenne lo sbarco.

Le lezioni, curate dal socio Lorenzo Bovi (autore di una collana fotografica di 16 libri sull’argomento), vengono sviluppate grazie all’ausilio di centinaia di immagini, commentate dal vivo, che permettono ai ragazzi di seguire l’argomento con interesse ed entusiasmo. Le scuole coinvolte sono state fin’ora una quindicina e contiamo di aumentarle ogni anno.

Non dimentichiamo poi che in Normandia (Francia), nei musei e sui circuiti all’aperto nei luoghi degli sbarchi, arrivano ogni anno centinaia di migliaia di persone da tutto il mondo, sia per interesse storico che per ritrovare i luoghi in cui i propri nonni hanno combattuto e forse sono anche … morti.

Anche la Sicilia, che ha avuto uno sbarco non meno importante di quello in Normandia, primo banco di prova per incredibili invenzioni belliche usate poi in Francia, e che mantiene ancora oggi tante testimonianze che dal punto di vista storico-turistico nulla hanno da invidiare (tunnel, comandi sotterranei con ancora tutte le scritte dell’epoca, postazioni di cannoni e depositi ancora esistenti, magazzini scavati dentro le montagne, luoghi fortificati spettacolari sia dal punto di vista storico che paesaggistico),  potrebbe trasformare questo interesse storico anche in opportunità commerciale, che visti i tempi, per i ragazzi di oggi potrebbe essere domani una grande risorsa.

Purtroppo ogni anno a Siracusa qualche bunker viene demolito. Il rischio che corriamo in questo momento è di vedere tutte queste strutture belliche perse per sempre, per incuranza o per farci … il garage della barca. Spetta quindi a tutti noi salvarle per inserirle in un progetto storico culturale che possa permettere ai nostri figli di gestirle domani nel migliore dei modi, evitandogli magari di dover andare a Londra a fare i lavapiatti.

Associazione Culturale Lamba Doria    www.lambadoria.it

Foto allegate:

1 – Lorenzo Bovi con l’Ambasciatore australiano al Ponte Grande di Siracusa.
2 – bunker al Ponte Grande   3 – ingresso alle riservette sotterranee della batteria costiera Lamba Doria
4 e 5   –   i ragazzi durante il progetto nel 2017