VINCIULLO REPLICA SUI FONDI DI ORTIGIA
Palermo, 21 aprile 2017: In merito alle varie dichiarazioni apparse questa mattina, occorre fare alcune considerazioni:
- Il fondo totale destinato alle leggi speciali era 2 milioni e mezzo e non 3.250.000;
- La ripartizione era: 750.000 euro per Siracusa, 750.000 euro per Agrigento e 1.000.000 di euro Ragusa e non 1,5 milioni per Agrigento, 1 milione per Ragusa e 750 mila per Siracusa. Questa ultima notizia è frutto o di ignoranza totale, cioè assoluta incapacità di comprendere quello che c’è scritto, o di cattiveria allo stato puro;
- L’art.111 del regolamento interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, così come quello della Camera e del Senato, vieta di poter rivotare sullo stesso argomento;
- Le leggi speciali, e quella di Ortigia e vecchia di 31 anni e non di 40, vengono emanate per salvaguardare particolari contesti urbani che hanno una identità diversa da altri e, di conseguenza, non si capisce il motivo per il quale dovremmo rinunciare alla nostra particolarità, per accomunare la situazione di Siracusa a quella di altri 400 centri storici della Sicilia;
- Le minori somme destinare ad Agrigento e Siracusa sono dovute al fatto che, soprattutto Siracusa, non ha ancora speso le somme degli anni precedenti, essendo ancora non distribuite agli aventi diritto anche somme del 2013.
- Quanto alle dichiarazioni del Sindaco di Siracusa, capisco che ogni occasione in politica è buona per attaccare gli avversari, ma non ho capito il senso del suo ragionamento. La democrazia, dovrebbe sapere, che impone di sottomettersi, come in questo caso, alla violenza dei numeri e del voto segreto. Certo, non potevo andare a controllare uno per uno 15 colleghi che, nel segreto dell’urna, decidevano di comportarsi in maniera diversa di come avevano affermato pubblicamente, né potevo sculacciarli dopo l’esito del voto.
Quanto alle accuse lanciate nei confronti del Parlamento, ha proseguito l’On. Vinciullo, un consiglio glielo vorrei dare: ognuno di noi, prima di scagliare pietre, dovrebbe guardare a casa propria e non mi pare che il caso del Consiglio Comunale e della sua Amministrazione sia diverso.
Sicuramente, ha concluso l’On. Vinciullo, una cosa accomuna Garozzo a Crocetta: hanno reso credibili, agli occhi di chi amministrano, i propri predecessori.