LA DI MARCO SULL’AUTORITA’ PORTUALE: RICOMINCIAMO DA TRE
Nei prossimi giorni il presidente dell’Autorità di sistema portuale Augusta/Catania, Andrea Annunziata, si insedierà e avvierà una fase che, al di là delle legittime e condivise contestazioni sollevate dall’intero territorio provinciale, rimetterà in moto una progettualità degna della strategica infrastruttura portuale di Augusta e dell’intero sud-est. Al presidente Annunziata, la cui professionalità è riconosciuta e apprezzata, va dato il benvenuto nella consapevolezza che il suo primo compito sarà quello di contribuire a sanare un vulnus inferto in maniera profonda alla comunità di Augusta. Il nuovo presidente deve avere chiaro che nessuno può dimenticare che l’intero territorio è stato mortificato da scelte economicamente sbagliate, maturate nell’inganno e nei silenzi, in una totale assenza di confronto con le forze sociali e politiche del territorio da parte dei governi nazionale e regionale. Le stesse singolari modalità di “ufficializzazione “del decreto ministeriale, il cui iter richiama alla memoria l’avvincente storia della Primula Rossa, testimoniano il travaglio di un percorso pasticciato dagli incerti esiti. Di tutto questo, come anche della volontà chiara del territorio di difendere con determinazione la mission affidatagli dall’Europa con il riconoscimento di Porto Core, il presidente Annunziata dovrà tenere conto. D’altra parte sono chiamati ad esercitare scelte di spessore gli Enti preposti a indicare, nei prossimi giorni, gli altri componenti del Consiglio di amministrazione. Sarebbe un salto indietro cedere a mere logiche spartitorie. Un bando pubblico indetto dal Comune di Augusta per la selezione delle migliori professionalità del settore sarebbe il segno della maturità di un territorio, che attribuisce al suo Porto e al suo futuro il rilancio di un’economia di prospettiva.