ASSOSTAMPA SUL CONSIGLIO COMUNALE DI AUGUSTA: INFORMARE CORRETTAMENTE LA STAMPA SERVE AD INFORMARE CORRETTAMENTE I CITTADINI
Fare informazione, farla in maniera corretta nel rispetto della fonte produttrice della notizia e del cittadino/lettore, è una cosa seria.
È, soprattutto, democrazia, rappresentazione di una trasparenza evidente di atti e comportamenti che, in molti casi, riguardano la vita delle persone e, quando si discute di provvedimenti amministrativi, dei cittadini e delle singole famiglie.
Conoscere, quindi, atti amministrativi o, anche, singole proposte di questa o quell’altra amministrazione, è per i giornalisti un dovere professionale e un obbligo deontologico nei confronti di se stessi e, soprattutto, di chi li leggerà.
Non consentire l’accesso alla conoscenza degli atti è, per chi amministra, una mancanza di rispetto al ruolo dei giornalisti e, ancor di più, una evidente mancanza nei confronti dei cittadini elettori. Questi ultimi affidano ai mezzi di informazione, la loro, spesso unica, occasione di conoscere i provvedimenti amministrativi che li potrebbero riguardare da lì a poco.
Quindi appare poco opportuno – ma sono certo si sia trattato di un malinteso dovuto al clima venutosi a creare in quella seduta – che la presidente del Consiglio Comunale di Augusta abbia richiamato uno dei consiglieri presenti mentre quest’ultimo rispondeva ad alcune lecite e normalissime richieste di chiarimenti da parte dei cronisti presenti in aula.
Richiamare alla corretta informazione – converrà la presidente del Consiglio Comunale – presuppone conoscere i dettagli di qualsiasi argomento tecnico al fine di poter seguire la successiva discussione con la necessaria competenza.
Questo hanno fatto i colleghi giornalisti e questo continuano a fare nel pieno rispetto del loro ruolo, della libertà di stampa, della democrazia e di tutti i cittadini di Augusta.
Nessun regolamento comunale, essendo norma di secondo grado, può essere in contrasto con le leggi e i principi dell’ordinamento giuridico. E qui rientra l’esercizio, diretto e indiretto, della libertà di stampa.
Sono certo che la presidente Fichera, dall’alto del suo ruolo e delle comprensibili responsabilità che il ruolo le assegna, contribuirà da subito ad arginare queste fastidiose campagne diffamatorie che i giornalisti locali stanno subendo da qualche tempo a questa parte.
Le stesse non inducono nessun timore, ma rischiano soltanto di evitare ai cittadini – nessuno escluso – di essere correttamente informato di quanto accade.
Il segretario provinciale
Prospero Dente