Politica

ZAPPULLA AD AMODDIO: UN PO’ DI VERGOGNA NO?

Pippo Zappulla replica a Sofia Amoddio: Nei giorni scorsi scorrazzando come talvolta mi capita su fb ho intercettato un post sinceramente sconcertante. Non volevo crederci…la pensiamo diversamente su moltissime cose ma non pensavo sinceramente arrivasse a simili cedimenti di stile. Ma tant’e’…e allora scatta lo sdillirio in versione festivo. Ebbene sì ..lo confesso..sono uscito dal Pd. Scelta chiaramente opportunista, nettamente trasformista, pure sciovinista e considerando il periodo anche un poco interista ( torinista lo sono da un bel po’): me ne sono andato in un movimento tutto da costruire, insomma dove c’è’ da scialare e mi sono colpevolmente dimenticato di portarmi dietro qualche collega, anzi una in particolare. Lasciando lei vigliaccamente a difendere stoicamente la giunta siracusana e ad attaccare professionalmente la magistratura, a barcamenarsi eroicamente tra un posto di capolista bloccato e la promessa di ruoli governativi. Lei a soffrire le pene dell’inferno circondata da renziani, vecchi e nuovi, assatanati che le vogliono rubare il posto. Io invece gioioso e gaudente libero di correre tra i prati in fiore e le colline piene di caprette felici. Io e altri a mendicare un impegno e uno spazio politico, lei rigorosa e coerente a combattere epiche battaglie a difesa del Sindaco. Forse sarebbe, e lo dico seriamente, il caso di rispettare, semplicemente rispettare, quanti hanno e decideranno di uscire da un partito in cui non si riconoscono più così come è giusto rispettare la scelta di chi ha deciso legittimamente di restare!!!!semplice no?! Invece pare di no: tutti noi che stiamo uscendo saremmo fortunati calcolatori, tesi a mendicare poltrone mirabolanti, lei invece lì a combattere nelle fabbriche e nelle campagne per il sol dell’avvenire. Perché mai, mi sono chiesto, ha deciso di prendere così pesantemente in giro? Quanti insulti inutili , volgari e infondati: troppo nervosismo, caduta di stile e mancanza elementare di rispetto. Io e noi siamo solo umili e appassionati costruttori di un nuovo progetto politico aperto e inclusivo della sinistra democratica e riformista, convinti della bontà delle nostre ragioni ma senza l’arroganza di detenere il verbo della verità. Auguro quindi a tutti.e di soddisfare le proprie aspettative ma auspico garantendo almeno una condizione: non offendere la pubblica intelligenza tutelando la dignità propria e non calpestando quella degli altri. Buona domenica.

Pippo Zappulla