LO IACONO: LA REIMANN NON AVREBBE MAI IMMAGINATO CHE IL COMUNE AVREBBE FATTO DEGRADARE IL SUO LASCITO
Scrive Marcello Lo Iacono: Ho sempre riconosciuto, diversamente da tanti, che è stato un gesto generoso e munifico da parte della Reimann verso la Comunità che l’aveva accolta ed a cui ha donato le cose che tanto amò: la Villa ed il Parco con le sue ricchezze botaniche, e le sue cose più intime come le foto, le lettere, i libri, i gioielli.
Se non avesse donato al Comune questo patrimonio, oggi, sicuramente avrebbe avuto un futuro diverso , simile a quello avuto dalle Ville ottocentesche nella nostra città: distrutte da parte di privati o da parte di speculatori. Sappiamo quante mire vi sono addosso a questo polmone di verde in piena zona archeologica ma la Signora danese è stata previggente ed ha inteso obbligare il Comune che mai potrà vendere o alienare il Lascito. Semmai constatiamo che la Reimann certamente non avrebbe immaginato di vedere così degradato tutto quello che ha donato.
Sabato su I Fatti e sul sito l’intervista integrale.