Politica

LIDDO SCHIAVO: NON SI POSSONO INVENTARE ASSESSORI

Liddo Schiavo, da ex assessore un giudizio sulla Garozzo Band?

La prima Giunta del sindaco Garozzo, della quale ho fatto parte per i primi due anni, aveva caratteristiche ben precise, era composta da persone di provata esperienza amministrativa e comunque riconducibili politicamente ai partiti e ai movimenti che avevano sostenuto la candidatura dell’attuale sindaco. Ai dodici mesi degli otto componenti ne rimanevano solo due fra cui io, ai ventiquattro nemmeno io. Dopo ciò un giro sulla giostra non si è negato a nessuno, nemmeno a coloro che nel sostegno a Garozzo erano palesemente contro. Molti giovani e parecchie donne si sono succeduti sulle poltrone assessoriali i quali meriti non sono attribuibili, nel più dei casi, alle competenze o all’autorevolezza, ma al genere e all’età anagrafica abbastanza contenuta, o ad alcuni accordi e pressioni relativi a dinamiche interne al consiglio. Noi ricordiamo che un assessore doveva almeno sorbirsi un mandato da consigliere al fine di poter aspirare a un posto in giunta o in subordine avere un curriculum ricco di competenze amministrative. Assessori che non avevano partecipato al percorso di creazione del programma del sindaco e che forse non lo avevano nemmeno letto, che avevano scarsa dimestichezza con le rubriche alle quali erano stati destinati o poca avvedutezza politica. Ciò ha portato ad amministrare senza una reale programmazione e pianificazione, affrontando le problematiche giorno dopo giorno, evitando le scelte strategiche a vantaggio di moduli tattici che hanno consentito la sopravvivenza e purtroppo la chiusura dentro le quattro mura evitando il contatto e il confronto con la cittadinanza.

Cosa resta di questo Pd siracusano. Il tuo amico Giancarlo torna ad alzare la voce

Il PD siracusano soffre, come soffre quello siciliano e quello dell’intero paese. Non mi stancherò mai di ricordare che all’interno di questo partito è confluito tutto e il contrario di tutto: laici, cattolici, ambientalisti, industrialisti, comunisti, democristiani, liberali e socialisti, progressisti e conservatori. Invano si è cercato di stabilire un concetto di identità comune senza comprendere che ciò sarebbe stato impossibile. Sarebbe bastato un forum dove confrontarsi serenamente e la diversità probabilmente sarebbe stato un valore aggiunto. Ognuno ha, invece, pensato bene di difendere e sostenere la propria identità fregiandosi di un senso di appartenenza che ha portato a liti infinite e alla scissione. Speriamo di poter ricostruire qualcosa di buono con la nuova stagione congressuale attraverso un programma semplice e pragmatico e la condivisione dello stesso.

Ma non si doveva fare ex novo tutta la Giunta. Ho una sequela di dichiarazioni del sindaco Garozzo in questa direzione. Invece?

Nella scorsa estate la direzione cittadina  chiese al sindaco  di rivedere i componenti della sua giunta non comprendendo come avvenivano le nomine assessoriali e come venivano attribuiti assessori  che con il PD non avevano nulla a che vedere. Su ciò Garozzo è riuscito a seguire il principio di Quinto Fabio Massimo temporeggiando, anche se due mesi fa disse che avrebbe azzerato la giunta e definito con gli organismi cittadini uno stralcio di programma sintetico di fine mandato. A tutt’oggi, come si sa, nulla di ciò è stato fatto e quindi si continua a temporeggiare. Francamente ritengo che la stagione di Garozzo sia finita e ritengo inutile insistere nel ricordargli i suoi doveri di sindaco eletto dal PD, ma che sia molto più utile programmarsi e organizzarsi per il dopo.

Sulle lezioni di Stonewall e Arcigay nelle scuole siracusane come la pensi?

So poco sulle lezioni svolte nelle scuole siracusane da Arcigay e Stonewall. Posso comunque affermare che l’universo LGBTI non è ne buono ne cattivo ma come tutte le categorie umane risulta sfumato. Ci sono dentro brave gente e gente pessima, buoni principi e cattivi principi. Se si insegna ai nostri ragazzi che esiste la diversità e che bisogna rispettarla ben vengano  corsi nelle scuole in tal senso.

Francamente, questa Siracusa non è la Siracusa della tua gioventù. Peggio o meglio?

No certamente questa non è la città della nostra gioventù. La nostalgia e la perduta giovinezza mi porterebbero a dire che forse era meglio la Siracusa di allora, più serena, più vivibile per i cittadini, più culturale, più sportiva dove il pubblico riusciva a creare a vantaggio del privato e altro. Ma purtroppo non è così. Molte cose non funzionavano allora come non funzionano adesso e anche la politica, sebbene rappresentata da grossi personaggi, aveva le sue falle

Gino Foti resta comunque un protagonista perché..

L’onorevole Foti rimane è certamente un protagonista pur non occupando da decenni incarichi politici per il semplice fatto che riesce ancora a interessare moltissimi amici che lo ascoltano con attenzione e seguono i suoi consigli. Il perchè non è facile spiegarlo non credo si tratti di elargizione di prebende delle quali non credo disponga non ricoprendo da anni ruoli politici attivi, ma probabilmente è proprio l’autorevolezza dell’uomo Foti a creare consenso attorno a se.

Ci sono consiglieri comunali che vogliono fare i deputati. Ma in questi quattro anni non abbiamo visto che sono tutti scarsi?

Una volta per fare un deputato occorreva lo sforzo di decine di consiglieri comunali e migliaia di cittadini i quali, tutti insieme, si riconoscevano in un candidato e lo votavano con tantissime preferenze. Grazie a una sequela di leggi elettorali del cavolo probabilmente chi fa politica negli enti locali ha capito che anche se non  dispone di consensi si può comunque tentare la sorte attraverso altri meccanismi primo fra tutti il servilismo cieco e allora ecco deputati all’ARS con 40 voti e al parlamento eletta gente che non avrebbe potuto aspirare, con i propri voti, neanche al consiglio di circoscrizione. Naturalmente la rappresentatività di queste persone, eletti in virtù di ciò, è pari a zero, ma l’obbedienza verso chi gli ha concesso di accedere alle camere alte, piena.

A tuo parere chi ha un procedimento penale in corso non dovrebbe dimettersi da consigliere comunale? 

Mi sono sentito sempre un garantista e ritengo che fino a prova contraria un indagato sia innocente. Vi sono casi in cui però l’indagato rimanendo nel suo incarico potrebbe manipolare prove e fatti contestati a suo carico in questo caso, se non  bastasse l’etica e la deontologia deve essere la magistratura a dire la sua, come del resto fa.

Città sporca, strade scassate, aria inquinata, niente nuovo ospedale..

Molte cose vanno male in questa città e non solo qui. Oggi pensare di andare ad amministrare un comune è roba da matti. Sindaci e assessori hanno tutte le responsabilità del mondo e molto spesso non hanno le disponibilità economiche per arginarle. Il vecchio sistema prevedeva che lo stato e le regioni dessero ai comuni le risorse per spenderle con l’aggiunta delle entrate proprie. Oggi agli amministratori si chiede di più, si esige di saper progettare, di andarsi a cercare le risorse economiche fuori dal proprio ente. Su questo ho certamente le idee chiare nella mia non brevissima esperienza nelle varie rubriche che mi sono state affidate posso affermare, senza paura di smentita, di aver attinto a risorse attraverso la progettazione per oltre dieci milioni di euro.

Dimmi una cosa che susciti ottimismo per il futuro?

Domani sarà un nuovo giorno e quasi certamente il sole splenderà…