Politica

ILLEGALITA’ DIFFUSA, MA NESSUNO FA UN PASSO INDIETRO

Il rischio che corriamo è di essere ripetitivi al  punto che chi ci legge o ci ha letto possa pensare: “Ancora? Ma non l’hanno già scritto le settimane scorse?”. Lo comprendiamo, il rischio è proprio questo, ma la situazione amministrativa, politica e giudiziaria dell’amministrazione comunale di Siracusa è così grave che non parlarne ancora una volta ci sembrerebbe una defezione sul campo. La voce de I Fatti Siracusa non ha la forza economica di altri media anche se dalle cose che abbiamo scritto in molti hanno tratto spunto, ma sarebbe sbagliato fermarsi, dare l’impressione che qualcosa o qualcuno sia riuscito ad imbrigliarla, ad inserirla tra quelle dei tartufi, degli opportunisti, dei vigliacchi, di quelli che vedono, sanno..ma aspettano che sia la giustizia a fare il suo corso senza mai mettere una mano, partecipare, esprimere la propria indignazione. O peggio ancora, di quelli zitti per convenienza, di quella parte di informazione che tace e acconsente per avere prebende pubblicitarie naturalmente negate a chi non rema a favore. Tutti soggetti che poi – a tirannia abbattuta – saranno i primi ad accorrere nella corte dei nuovi vincenti con la stessa faccia di culo di sempre. Ma I Fatti Siracusa è per la difesa della legalità e del nostro patrimonio storico, ambientale ed artistico, quindi lo diciamo chiaro: questa è la peggiore amministrazione degli ultimi cento anni, anche peggiore della vituperatissima (da noi) amministrazione Bufardeci, di centro destra. Fioccano le inchieste giudiziarie, gli avvisi di garanzia, le perquisizioni. Il campo dell’illegalità si è esteso all’amministrazione ordinaria, spicciola, agli appalti di piccola entità ed anche in questi si scopre che gli affidamenti sarebbero avvenuti senza il rispetto delle regole. Anche qui mini tangenti in relazione ai mini appalti? Non lo sappiamo. Ci sono precise denunce, ormai a cadenza quotidiana. Aspettiamo, si dice in questi casi, le risultanze a cui perverrà la magistratura inquirente. Questa con le tante altre. Qualcuno si stancherà? Getterà la spugna? Dirà: fate gli accertamenti che volete io faccio un doveroso passo indietro per il rispetto che devo alla mia Città?. Gesto inimmaginabile in un personaggio come Giancarlo Garozzo come anche in diversi consiglieri comunali a cui sono state notificate le conclusioni delle indagini che li riguardano e che avrebbero quindi l’obbligo etico di mettersi da parte. Come anche altri amministratori e funzionari che hanno preso scivoloni che poi pagano i cittadini. Resta il lavoro della magistratura inquirente che fa il suo lavoro, prevenendo soprattutto future illegalità, intercettando progetti criminali. A questa magistratura il nostro fermissimo sostegno e quello della città che si riconosce nei valori della legalità.