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GIANNI SULLE ELEZIONI BIS: IL PRESIDENTE ARDIZZONE HA RESPONSABILITA’ ISTITUZIONALI

A PIPPO GIANNI LE ELEZIONI BIS CHE LO HANNO PORTATO FUORI DALL’ARS NON VANNO PROPRIO GIU’. Dice Gianni: “Le ipotesi di accusa che rimangono in piedi in vista dell’udienza fissata per il prossimo 7 aprile sono quelle di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio e rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio, in concorso. Tra le persone coinvolte nell’inchiesta ci sono gli attuali deputati regionali Giuseppe Gennuso e Roberto Di Mauro, l’ex presidente della regione Raffaele Lombardo e il parlamentare nazionale Saverio Romano. Ho contestato la tornata elettorale bis perché espressamente vietata dalla legge regionale 29 del 1951 che prevede in casi di errori e di situazioni non chiare in una sezione, che questa non viene conteggiata. E’ evidente – conclude Gianni – come su questa vicenda c’è un responsabile politico e istituzionale che è il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, il quale non avrebbe dovuto far passare questo atto di ritorno parziale alle elezioni in un provincia quando la legge non lo consente. Ma ci sono tante cose che ancora non ho capito, come la storia delle schede che prima erano danneggiate, poi sono scomparse e finite in discarica e poi riemerse parzialmente. Ancora oggi risulta pendente il procedimento contro il dipendente del Tribunale coinvolto in tale vicenda”.