Politica

FIUMEFREDDO PER LA BAGARRE IN COMMISSIONE BILANCIO ACCUSA VINCIULLO: VOLEVA LO SCONTRO FISICO

“Vinciullo inveiva contro di me e voleva arrivare alle mani. Sono stato letteralmente cacciato dalla commissione bilancio”. E’ quello che dice Antonio Fiumefreddo, amministratore unico di Riscossione Sicilia, tutti i giorni sulla stampa palermitana, regionale e nazionale per la sua battaglia contro la politica che non paga le tasse, ultima in ordine di tempo la sortita che ha visto coinvolto anche il presidente della commissione regionale antimafia, Nello Musumeci.  C’è da aggiungere che questo spartito a Fiumefreddo è piaciuto e che un pò ci marcia. Ma ricostruiamo cosa è successo in commissione bilancio dove Fiumefreddo era audito per motivare la richiesta di fondi per coprire il buco che c’è a Riscossione. E’ stato il deputato Lentini ad innervosirsi per l’atteggiamento alla Savonarola di Fiumefreddo.  “Non ho tasse da pagare – avrebbe detto Lentini, componente della commissione bilancio – e se lei continua con questi toni, noi soldi non gliene diamo”. Fiumefreddo ha tenuto fede al personaggio e ha replicato: “Queste parole hanno un profilo estorsivo, chiedo che questo verbale venga trasmesso alla Procura”. Ed è finita bagarre. Secondo Fiumefreddo è stato spintonato e buttato fuori da alcuni assistenti, il presidente Vinciullo ha cercato di venire alle mani e lui si è rifugiato in  corridoio, ma anche da lì Vinciullo lo ha cacciato e a questo punto Fiumefreddo è andato via.