ARCIGAY E STONEWALL, GIÙ LE MANI DALLE SCUOLE
Rep: E’ per me certamente importante e positivo che l’Amministrazione Comunale di Siracusa abbia scelto di aderire alla rete nazionale “Educare alla Differenze” che ha l’obiettivo di promuovere il rispetto di tutte le differenze attraverso la condivisione di buone pratiche e metodologie didattiche dentro e fuori la scuola.
Educare al rispetto di tutte le differenze : di genere, di abilità, di religione, di cultura, di orientamento sessuale, di lingua, di provenienza geografica è una necessità educativa che coinvolge genitori, insegnanti, operatori sociali e anche le istituzioni più vicine ai cittadini come i Comuni . Si tratta di un impegno che riguarda soprattutto noi adulti che dobbiamo prepararci “culturalmente”ad affrontare in maniera seria e senza pregiudizi l’esigenza di sostenere, bambini e bambine, ragazzi e ragazze, nella loro crescita educandoli al rispetto delle altrui diversità e attrezzandoli a calibrare il peso che esercitano su questi temi modelli culturali, mediatici e commerciali spesso superficiali e discriminanti . In questo importante contesto mi permetto di non condividere le prese di posizione del consigliere comunale Salvo Sorbello che trovo superficiali e disorientanti,utili solo a seminare disinformazione e preoccupazione, pregiudizio e solitudine, tutti stati d’animo che non determinano quel motivato impegno necessario per realizzare una società inclusiva, dove la parola rispetto deve essere non solo invocata ma anche praticata nella vita quotidiana. Tali prese di posizione sono una dimostrazione palese della necessità di sviluppare su questi temi, partendo da genitori e insegnanti, percorsi di informazione e consapevolezza come, il progetto “Educare alle differenze “ prevede con molta chiarezza , coinvolgendo competenze e professionalità sperimentate .. Nessuno dei critici a questa iniziativa è entrato nel merito, o ha ritenuto di partecipare all’incontro/confronto di presentazione, ha letto le reali motivazioni e gli obiettivi del progetto,da cui ho in parte tratto queste mie considerazioni, si è solo ritenuto di proporre il proprio no a prescindere senza nessun riconoscimento che fenomeni come la violenza di genere, il bullismo, l’omofobia, il razzismo necessitano di un impegno serio, costante, straordinario e di un patto educativo che deve riguardare tutta la comunità, compreso anche chi la amministra che ha il dovere di sostenere percorsi culturali di questa rilevanza in vista di quella comunità educante a cui tutti , mi auguro, aspiriamo .
Carmen Castelluccio
Consigliera comunale del PD di Siracusa
L’arroganza nell’affrontare discussioni delicate è tipico di una obsoleta cultura vetero comunista. Già l’assunto è un falso storico e cioè che le diversità e le differenze così come l’orientamento sessuale debbono essere trattate dai comuni e da associazioni amiche di chi scrive. Un falso, questi ed altri discorsi educativi sono di competenza delle famiglie e dei genitori. Lo sono sempre stati. La realtà che oggi si vuole affidare questo ruolo nelle scuole ad arcigay e stonewall. L’incredibile assessore al ramo ha fatto di peggio è cioè ha firmato un’adesione per dare addirittura soldi a arcigay e stonewall. Una diavoleria! E oggi il consigliere che scrive lo fa per solidarizzare con l’assessore incredibile. Nel merito,ma chi diamine sono arcigay e stonewall per entrare nelle scuole? Quali competenze hanno? Ma sul serio i genitori e le famiglie dovranno far sentire con forza le loro ragioni? Infine un suggerimento, prima di predicare in molti dovrebbero fare un passo indietro visto le condizioni in cui versato rispetto al Comune.