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VINCIULLO: Canale Galermi, un’importante occasione di confronto organizzata dal Lions Club Siracusa Archimede

Siracusa, 26 febbraio 2017: Organizzato in maniera magistrale dal Lions Club Siracusa Archimede, si è svolto un importante convegno sul futuro, sul presente e sul passato del canale Galermi. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
I relatori, ognuno per la parte di propria competenza, hanno espresso le proprie considerazioni su un attrattore economico, turistico, archeologico e storico quale è il canale Galermi, dimostrando come l’opera, a quasi 2500 anni dalla sua realizzazione, continua a svolgere la funzione di ingegneria idraulica per la quale fu progettata e realizzata.
Una pagina importante per la nostra storia, che deve fare riflettere sul valore che, nonostante l’antropizzazione, il canale continua ad avere.
La Regione, nonostante l’impegno del Genio Civile, sulla vicenda continua a rimanere latitante, con competenze sparse sui vari Assessorati e che, con una lotta da me intrapresa già 5 anni fa, non si riesce a trasformare in una buona pagina di amministrazione del territorio.
In genere si parla di cattiva politica, ma nel caso del canale Galermi possiamo parlare di cattiva burocrazia.
Un mio Ordine del Giorno, approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana, impone di passare le competenze al canale Galermi, ma il Consorzio di Bonifica si rifiuta di rispettare la volontà del Parlamento Siciliano.
I vari Direttori Generali che si sono succeduti nella sfera di competenza dell’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, dell’Agricoltura e delle Infrastrutture non riescono a imporre il rispetto della Legge, cioè della volontà della politica.
I nostri agricoltori, ha proseguito l’On. Vinciullo, continuano a pagare prezzi esorbitanti per i danni che subiscono a causa dell’impossibilità del Genio Civile di realizzare gli interventi che per secoli sono stati messi in atto per rendere agevole e corretto lo scorrere delle acque.

Le numerose riunioni, da me coordinate e indette, non sono riuscite a piegare la volontà della mala burocrazia di non operare nell’interesse della collettività, ma, anzi, di frapporre ostacoli alla corretta gestione del territorio, ricorrendo a forme clientelari di coperture per la loro inefficienza voluta e studiata.
Mi costringeranno, uno di questi giorni, ad andare in Procura, dal momento che ogni mezzo umano è stato da me messo in atto per richiamare tutti a più miti e intelligenti consigli.
Fra pochi giorni, gli agricoltori, che da secoli attingono alle acque del canale Galermi, avranno bisogno, ancora una volta, delle sue acque, ma, ancora una volta, la Regione sarà impreparata, perché, ha concluso l’On. Vinciullo, non si coordina, perché non riesce ad imporre la propria volontà a soggetti esterni all’Amministrazione regionale, che pure, però, dall’Amministrazione regionale vengono profumatamente pagati, in quanto la volontà di non operare e creare problemi supera ampiamente il rapporto leale che dovrebbe essere fra chi paga e chi svolge la propria attività lavorativa.