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AVVISO 8 ILLEGALE: L’EX GRILLINO VENTURINO ATTACCA MARZIANO

L’ex grillino Venturino attacca l’avviso 8 voluto dall’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano. Un attacco articolato, finalizzato a colpire duro e a interessare la magistratura su tutte le procedure. “L’Avviso 8 contiene tante violazioni di legge che si ripercuoteranno anche sulla sostanza del servizio”. Rischia di abbattersi una nuova bufera sulla Formazione professionale siciliana. Un vero e proprio atto d’accusa quello lanciato oggi a Palazzo dei Normanni dal vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino. Al suo fianco, l’avvocato Francesco Menallo e il senatore di Sinistra italiana Francesco Campanella. Al centro delle accuse, l’approvazione del mega-bando da quasi 160 milioni di euro destinato agli enti che organizzano i corsi di formazione.
“Difficilmente – spiega Venturino – a queste condizioni l’Avviso 8 potrà partire alle giuste condizioni. Sono stati, ancora una volta, ammessi, in violazione delle norme sull’accreditamento, bypassate con una circolare assessoriale, soggetti imprenditori (nonostante le determinazioni di Tar, Cga e Corte dei Conti sul punto) anche in forma associativa, versando nelle loro casse veri e propri aiuti di Stato ed escludendo, quindi, non foss’altro che per l’inevitabile conseguente scivolamento in graduatoria, soggetti no profit invece legittimati a svolgere i corsi, consentendo loro il recupero dell’Iva e dei costi vivi in genere, in quanto scaricabili dalle imprese e non dai soggetti no profit”. Insomma, le società nella Formazione non dovrebbero stare, secondo Venturino. Ma le presunte anomalie non si fermerebbero qui.
Nel frattempo, sull’Avviso sembra incombere una pioggia di ricorsi da parte degli enti esclusi. “L’Avviso 8 – l’accusa di Francesco Menallo – non si scontra solo con le norme di legge, ma anche sulle stesse determinazioni amministrative della stessa amministrazione. Penso alle norme sull’accreditamento. Che poi sono state modificate attraverso una semplice circolare dell’assessore che ha riaperto alle imprese il mondo della Formazione finanziato con soldi pubblici. Un fatto che determina anche differenze di natura fiscale tra società di capitali e Onlus, ad esempio, nella gestione dell’Iva”. A proposito delle norme dell’accreditamento, Venturino spiega che “segnatamente in materia di caratteristiche dei locali adibiti alle attività corsuali e non, sono state ristrette ed allargate in modo privo di criterio ed allargando le destinazioni d’uso imposte dalla vigente normativa urbanistica e catastale, in violazione di norme primarie”. Una nuova bufera incombe sulla Formazione siciliana.