Politica

CERCHIAMO DI SPIEGARE LA SUPERCAZZOLA SUL NUOVO OSPEDALE A ZITO E FICARA, DUE POLITICI PER CASO

Scrive il grillino Stefano Zito: “Menomale che era una “supercazzola”. Qualcuno rosica tantissimo perché quello “che non fa niente e prende voti” è da 7 anni che fa la battaglia da solo per il nuovo ospedale e, adesso, ha fatto un altro piccolo passo verso il DEA di II livello”.

Zito cerca di far ridere come Peppe Grillo, ma non  ci riesce. Non ha le doti mentre per far piangere a livello politico ci sembra molto dotato. Lo sapevate che Zito da sette anni si batte da solo sul nuovo ospedale? Noi confessiamo che ne sappiamo nulla. Anzi, se non ricordiamo male indicò un’area per il nuovo ospedale, nei pressi della tonnara Santa Panagia, con decine di vincoli, inadeguata come spazi, indicazione su cui ancora ci sono persone che si scompisciano dalla risate. E d’altra parte se non si conoscono il territorio e la storia della città, come si fa a fare una proposta sensata? Oggi Zito sventola la delibera della Regione dell’8 luglio, forse non l’ha letta bene e forse non ha capito il linguaggio di chi vuole prendere in giro i siracusani (vedi foto allegata).  In ogni caso Zito è a strascico di Razza e Musumeci e quindi contro Siracusa che vuole sul serio un ospedale di secondo livello e non un’altra, ennesima presa per i fondelli. Confermiamo che si tratta di supercazzola. E ZITO oltre ad essere uno dei deputati più ininfluenti mai avuti da Siracusa, da oggi è anche un racconta bugie, amico dei catanesi e nemico dei siracusani. Nel merito la delibera dice che forse…un giorno… insomma basta leggere il testo che alleghiamo e si capisce l’enorme presa per il lato B. Cioè per diventare dea di secondo livello, i due catanesi dovrebbero togliere questa qualifica a un ospedale catanese. Una supercazzola. Fatta anche grossolanamente. Per Zito e il suo amico Ficara invece è la verità. Pensate che questi due politici per caso e per nostra disgrazia hanno messo un ironico “mi piace” su un nostro scritto in difesa del nuovo ospedale di Siracusa contro l’arroganza catanese. Due poveracci che tanti lutti addussero ai siracusani.